Superlega | 29 dicembre 2023, 21:17

Superlega: Verona vince 3-1 con Taranto e chiude l’anno con il sorriso

Redazione Volleyball.it

Superlega: Verona vince 3-1 con Taranto e chiude l’anno con il sorriso

Rana Verona-Gioiella Prisma Taranto 3-1 (26-24, 25-12, 20-25, 25-15) - Risultati e classifica
Rana Verona: Spirito 4, Dzavoronok 15, Cortesia 10, Esmaeilnezhad 19, Mozic 10, Zingel 3, D'Amico (L), Keita 2, Bonisoli (L), Sani 2. N.E. Jovovic, Zanotti. All. Stoytchev.
Gioiella Prisma Taranto: Gargiulo 5, Russell 4, Lanza 5, Jendryk 6, Trinidad De Haro 0, Gutierrez 17, Luzzi (L), Alletti 0, Rizzo (L), Ekstrand 0, Sala 10, Raffaelli 2. N.E. Bonacchi, Paglialunga. All. Travica.
ARBITRI: Zanussi, Cerra.
NOTE - durata set: 33', 22', 30', 21'; tot: 106'.

VERONA - Con 15 muri e 10 ace la Rana Verona di coach Stoytchev apre il girone di ritorno con una vittoria. 
Nella sfida alla Gioiella Taranto gli scaligeri sono trascinati alla vittoria dalla buona prova dell’ iraniano Esmaeilnezhad Amin top scorre della gara con 19 punti personali. Un successo comunque corale con altri tre giocatori della Rana Verona in doppia cifra: Dzavoronok (15), Cortesia e Mozic (10). 

Con questi tre punti Verona per una sera aggancia Modena, attesa dalla trasferta di Milano.

Il servizio è stato un fattore, con Dzavoronok ancora una volta sugli scudi con 5 ace. Un bottino che gli è valso il secondo premio MVP di fila. La palma di best scorer, però, se l’è presa Amin, capace di mettere a terra 19 punti. Prezioso il contributo dei centrali a muro, con Cortesia e Mosca che ne hanno totalizzati 8. Ora poco tempo per recuperare, perché all’orizzonte ci sono i Quarti di Del Monte Coppa Italia in casa di Trento. 

I COMMENTI POST GARA
Radostin Stoytchev
(allenatore Rana Verona): “Il risultato di oggi non era per nulla scontato, perché Taranto è una squadra in crescita e che ha dimostrato di saper mettere in difficoltà chiunque. Noi siamo stati bravi a sfruttare le nostre caratteristiche, soprattutto a muro e in battuta, fondamentali che hanno fatto la differenza. Nel terzo set era normale subire la loro reazione, ma la risposta della squadra mi è piaciuta, anche di cui è entrato dopo. Questa vittoria aiuta ancora di più per il morale e per acquisire ancora più consapevolezza in vista dei prossimi impegni complicati”.
Giacomo Raffaelli (Gioiella Prisma Taranto): “Il primo set è stato uno spartiacque della partita, forse se lo avessimo portato a casa sarebbe stata una partita diversa, però è andata così, noi abbiamo lottato sempre anche se il secondo e quarto abbiamo fatto risultato brutto, però ci abbiamo provato, con una bella reazione al terzo set, quando magari tante squadre avrebbero potuto spegnersi poi al quarto è girato per loro. Sapevamo che è una squadra in forma, con tutti i giocatori rientrati, peccato ma dobbiamo vedere sempre il bicchiere mezzo pieno”.

LA PARTITA - L’incontro si apre con l’errore al servizio di Dzavoronok, a cui fa seguito l’attacco da seconda linea di Gutierrez (0-3). Inizio in salita per gli scaligeri, che rispondono con il muro di Zingel e l’ace firmato da Amin (3-4). Gli ospiti restano sopra, Amin trova un grande lungolinea che ridà vigore si suoi (6-8). Spirito pareggia i conti dai nove metri, poi la truppa rossoblù rimette la faccia avanti e con l’ace di Lanza allunga di tre (10-13). È Amin a trascinare Verona al recupero con un’altra parallela, seguito dall’attacco di Dzavoronok e dall’ace di Zingel (16-16). Gutierrez fa male in battuta, ma Cortesia punge da posto tre, così come Mozic in banda (19-19). Cortesia timbra il sorpasso dai nove metri e il tocco di seconda di Spirito vale il set point (24-23), poi il muro di Cortesia mette il sigillo sul primo set. 

Al rientro in campo, la partenza è ancora favorevole alla squadra di Travica, con Dzavoronok che rimette in carreggiata i suoi (1-2). Cortesia alza di nuovo la voce a muro per il pari scaligero (3-3). Mozic gioca bene con le mani avversarie, Dzavoronok tira a tutto braccio in battuta e Verona vola sul 7-3. Gli scaligeri sfruttano la fase break e incrementano il margine di distacco (10-3). Il tentativo di recupero da parte dei pugliesi viene bloccato da un altro monster block di Cortesia, che si fa sentire anche a centro rete (16-9). Il muro di Rana Verona funziona alla perfezione, poi è ancora Dzavoronok a fare la differenza dai nove metri e con un ace calibrato al centimetro porta il punteggio sul 21-10. Cortesia concretizza il suggerimento di Spirito, così come Amin, che incrocia un grande pallone (24-12). La frazione si chiude con l’errore in attacco degli avversari. 

Taranto cerca la reazione in avvio di terzo parziale e stacca i locali grazie alla striscia positiva in battuta di Lanza (1-5). Zingel suona la carica, mettendo a terra un muro che riaccende i veronesi (3-6), animati anche dai due diagonali vincenti di Dzavoronok. Il muro di Jendryk permette agli ospiti di volare sul 6-10, ma Dzavoronok è ancora incisivo dai nove metri e riporta i suoi in pista (8-10). Sala è preciso in battuta per due volte, Jendryk stoppa Amin a muro e Taranto sale a più sette (8-15). D’Amico tiene in aria un pallone impossibile e i padroni di casa tornano a ringhiare, anche grazie alla pipe di Dzavoronok (12-17). Le distanze si riducono con il tocco morbido del neoentrato Sani, anche se Taranto regge l’urto. Poi il muro veronese, anche con il contributo di Mosca, torna a essere un fattore e D’Amico un furetto in difesa (20-22). Russel firma la set ball, poi Gutierrez chiude la frazione. 

Verona rientra sul taraflex con il piglio giusto: dopo un gran muro Amin sigla il terzo punto per i suoi (3-1). Dzavoronok si mette in proprio e con un ace da applausi prova a mandare Verona in fuga (6-2). Anche Mosca appone la firma con un primo tempo perfetto che vale l’8-4. Il centrale marchigiano si ripete, ma anche Spirito non è da meno e usa l’astuzia per il 12-5. L’ace piazzato di Mozic e un nuovo monster block di Mosca aumentano il distacco. Appena entrato, poi, Keita trasforma in oro il primo pallone toccato (17-8). Per gli avversari diventa un’impresa pressoché impossibile il recupero, con Mosca sempre più invadente sottorete, con altri due monster block da urlo (23-14). Poi è il muro di Keita su Alletti a siglare il punto decisivo (25-14). 

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