BRESCIA - Dopo due stagioni e mezzo, s’interrompe la guida tecnica di Alessandro Beltrami.
"Abbiamo scelto di sollevare il primo allenatore Alessandro Beltrami dalla guida della prima squadra – commenta il presidente Roberto Catania - In una stagione travagliata come quella che stiamo vivendo, si è reso necessario agire per invertire la rotta, ma questo non toglie la stima e la fiducia che si sono andate a creare negli ultimi anni. Volley Millenium in questi anni è cresciuta e maturata anche grazie all’apporto e alla partecipazione costruttiva del nostro primo allenatore. Con lui abbiamo vissuto emozioni profonde, abbiamo alzato la nostra prima Coppa Italia di Serie A2 e abbiamo lottato per tornare nella massima serie. Ringraziamo Beltrami per la dedizione dimostrata alla guida della nostra prima squadra e per la correttezza dimostrata anche al momento dei saluti".
"Parto con gratitudine verso Millenium – sono le parole di Alessandro Beltrami - Ringrazio il Presidente Catania e la società per l'opportunità che mi è stata data tre anni fa di iniziare questo percorso e di gestire il settore tecnico di questa realtà. Per me è stato qualificante - mi ha portato addirittura ad arrivare in Nazionale – e sempre emozionante, sia nei momenti positivi sia nelle difficoltà. Abbiamo vissuto tante situazioni che rimarranno importanti per me. Questi anni a Brescia hanno sicuramente aumentato il mio bagaglio da allenatore, sono rinato come tecnico, anche come metodo e grinta, e ho incontrato un ambiente fantastico. Abbiamo messo insieme uno staff professionale e si è lavorato bene. Spiace per questo epilogo, ma purtroppo alcune situazioni sono così e si risolvono in questo modo. Sono grato di quello che è stato, mi porto a casa le finali, una Coppa Italia e soprattutto la possibilità di aver partecipato e contribuito a un ambiente che stimo e cui sarò grato per sempre, qualunque sarà il mio futuro lavorativo".
Al momento la guida tecnica della prima squadra è affidata al vice allenatore Mattia Cozzi, coadiuvato dagli assistenti Leonardo Camarini ed Eugenio Cavallo.
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