Comunichescion | 03 aprile 2024, 17:11

Cuneo e Superfinals, le stranezze della pallavolo...

Luca Muzzioli

Il club piemontese ha puntato un budget importante per l'acquisto del titolo della VBC Casalmaggiore, ma i tempi complicano la possibilità di allestire una squadra che vada oltre alla lotta per la salvezza. Milano si era candidata per ospitare le Superfinals. Perché Antalya (e non Istanbul)?

Cuneo e Superfinals

Cuneo e Superfinals

CUNEO PAZZA IDEA: Cuneo retrocede in A2 per un punto. 18 quelli del club piemontese, 19 quelli di Bergamo, capace di avere una classifica più ricca nonostante due vittorie in meno del Cuneo Granda Volley.

Oggi circola la notizia, confermata da più parti, che Cuneo Granda Volley è rimasta in A2 poco più di una settimana perché è già in possesso del titolo sportivo di Casalmaggiore. Quel Casalmaggiore che solo due sere fa vedeva il suo presidente declamare in una trasmissione locale i saluti al main sponsor in scadenza di contratto, ma contemporaneamente parlare di mercato per la prossima stagione.

Siccome trattative come quella per la cessione di un titolo non si formalizzano in poche ore, va da sé che ci si chiede il perché di una presenza televisiva con un presente diverso da quello raccontato e raccontabile.

Su Cuneo invece aleggia un punto interrogativo grande come le cifre declamate dai rumors degli altri club e addetti ai lavori per l'acquisto del titolo. Che siano 400.000 o anche solo 250.000 € (questa la forchetta dei tanti "si dice") sono cifre spropositate che sollevano molte perplessità sull'efficacia dell'azione.

Non sarebbe costato meno cercare una giocatrice in grado di fare la differenza nelle ultime gare e ottenere quel punto che è mancato in classifica?

Inoltre, la cifra spesa ora per restare in A1 non considera che è il 3 aprile e con quello già speso che squadra si potrà mai allestire in vista dell'anno prossimo considerando che i pezzi pregiati sono già tutti accasati?

La domanda è, vale la pena vivere, seppur in A1, un'altra stagione di patemi con i target di salvarsi? Non avrebbe dato maggior soddisfazione una A2 di vertice per la piazza e lo spirito (oltre che per il budget)?

Chiedere a Trento...

 

SUPERFINALS: Si va ad Antalya, 700 km da Istanbul. Ma è la decisione di una CEV che si dimostra debole. Era Istanbul la sede designata? Allora Istanbul doveva restare. Per il prestigio della rassegna. E nemmeno è cosa giusta pensare che la federazione turca avrebbe cambiato palasport (puntando in quello utilizzato per il basket, più capiente) se una delle due finali fosse stata tra due club turchi. Mentre per gli altri basta quel che c'è.

Se il movimento non ce la fa a reggere l'appuntamento tanto celebrato anni fa, alla sua prima a Berlino, beh allora che si torni alle Final Four o alle finali con andata e ritorno. Altro che lustrini e discoteche (perché quello oramai sono diventati gli appuntamenti pallavolistici internazionali). Se manca la squadra di casa che si fa? Si porta la finale in periferia? Peggio ancora... si fa giocare tutti in un palasport che è già bello che pronto per ospitare la VNL la settimana dopo così si abbattono i costi e ci si toglie il pensiero? Perché questo è diventato per la Federazione di Ankara l'appuntamento.

E i tifosi delle quattro squadre tra scali aerei aggiuntivi, e quant'altro, ringraziano la CEV per la scelta.

In tutto questo è poi curioso venir a sapere che se per la Federazione turca questo non è più un appuntamento sentito, tanto da spostarlo di sede, in CEV c'è chi si è opposto alla possibilità di una scelta che avrebbe maggiormente apprezzato l'appuntamento. Milano era pronta ad ospitare la Superfinals, senza nemmeno eccessive riluttanze per l'idea da parte di tanti, se non quasi tutti.

Curioso sentir raccontare che anche Boricic, ormai presidente uscente e forse un po' disinteressato, prossimo ad entrare nel board di Volleyball World, non fosse per nulla contrario all'ipotesi. Altrettanto curioso è sentir raccontare da persone vicine agli uffici lussemburghesi che ad accelerare l'uscita dell'ufficializzazione della scelta di Antalya - mentre si ragionava sulla più centrale Milano, in cui si dice fosse tutto pronto - sia stato il vice presidente CEV, l'italiano Renato Arena, uno dei tre candidati alle elezioni post olimpiche per la presidenza della Federazione Europea.

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