PERUGIA - Intervistato su After Hours, la SuperLega di notte, il talk trasmesso in diretta domenica sera condotto da Andrea Zorzi e Andrea Brogioni Gino Sirci, presidente di Perugia è tornato ad analizzare il recente successo tricolore, un commento su Lorenzetti, i timori di mercato.
Squadra più costosa: “Con il successo al Mondiale per Club abbiamo eguagliato i risultati dello scorso anno, ma non mi sarei aspettato che avremmo fatto tutto il resto. Ad ogni modo siamo partiti come una squadra forte, la più costosa del campionato; quindi, doveva uscire qualcosa più di una Supercoppa o di un Mondiale”.
Lo Scudetto: “Mancava da sei anni, ci era sfuggito più volte. E poi è la vittoria più importante, è un torneo che dura un anno e si passa fra tante difficoltà. Ne raggruppa due, Regular Season e post-season. Lorenzetti mi diceva 'Calma, l'importante sono i Play Off, perché lì si assegna il campionato'. La pallavolo non è quella di dieci o cinque anni fa, ma cambia sempre”.
Lorenzetti piedi a terra: "Fa stare sempre coi piedi per terra. A volte tu gli chiedi qualcosa che sembra scontata e lui ti risponde in maniera diversa. Con la sua saggezza riesce sempre a farti notare sempre tante cose: pochi entusiasmi e 'pedalare'. Difetti? A pensarci non ne trovo: mi sembra una persona dai tanti pregi".
Trento in Champions? "Sono molto contento, perché continua l'egemonia dell'Italia in Europa. E poi se lo meritano, sarebbe stato ingiusto se avessero perso la terza finale su tre. Adesso l'Italia è tornata a essere vista come la nazione egemone, anche per il modo in cui hanno vinto. La dice lunga sul livello del campionato italiano”.
I timori sulle scelte: "La simbiosi che c'era tra l'allenatore di Milano (Piazza, ndr) con Loser e Ishikawa mi fa avere un'intima paura che il contesto abbia contribuito alle loro prestazioni”.
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