BERGAMO - Ailama Cesé Montalvo è pronta per Bergamo: la schiacciatrice cubana sarà uno dei punti di riferimento dell’attacco.
In arrivo da Firenze: “Ho iniziato a giocare a 12 anni, perché le stelle della pallavolo cubane erano un punto di riferimento nel mio Paese per i giovani che ne volevano emulare la carriera".
"La mia prima esperienza da professionista lontano da casa è stata in Russia ed è stata una delle più importanti della mia vita".
"È stato un po' difficile all'inizio, perché il modo di vivere e la cultura del Paese era molto diversa da ciò a cui ero abituata. Tutto era totalmente nuovo per me, ma nello stesso tempo mi ha fatto crescere molto. Tengo con me ogni ricordo di quegli anni perché tutto ha contribuito alla mia crescita come atleta e persona. Sono stata felice di aiutare la squadra a raggiungere l'obiettivo principale, che era quello di arrivare alla finale scudetto dopo tanti anni in cui l’Uralochka non era riuscito a qualificarsi. E’ bello essere entrata a far parte della storia di quella squadra e averne scritto nuove pagine”.
A Bergamo ritroverà Carlo Parisi: “Con cui ho già lavorato, prima in Romania e poi a Firenze, nella scorsa stagione. Quello che mi piace di più di lui è che è un allenatore che ti spinge sempre ad uscire dalla tua zona di comfort. Una cosa che apprezzo molto in un allenatore. Inoltre, è una persona con cui si può parlare, non solo come un allenatore, e la capacità che ha di ascoltare quello che hai da dire è una caratteristica molto importante in questo ambiente: essere trattati non solo come giocatori, ma anche come donna, è davvero speciale”.
Sarà presto a Bergamo, per prendere confidenza con la città prima dell’avvio della preparazione precampionato: “Voglio godermi questa stagione, creare una famiglia con le ragazze della squadra, con gli allenatori e con tutte le persone che collaborano con la Società, perché in questo modo ci daremo forza a vicenda nei momenti difficili dalla stagione. Vogliamo aiutare Bergamo a raggiungere gli obiettivi di questo nuovo Campionato e dovremo essere un gruppo forte e unito per farlo”.
Commenti