VNL Femminile | 21 giugno 2024, 13:39

VNL F.: Bell'Italia, azzurre in semifinale. 3-0 agli USA

Redazione Volleyball.it

Egonu firma 20 punti, Stati Uniti sempre a inseguire. In semifinale una tra Polonia e Turchia

VNL F.: Bell'Italia, azzurre in semifinale. 3-0 agli USA

ITALIA - USA 3-0 (25-21, 25-21, 25-23)

ITALIA: Bosetti 4, Fahr 9, Orro, Sylla 10, Danesi 5, Egonu 20, De Gennaro (L). Antropova 3, Cambi, Giovannini, Degradi. N.e: Bonifacio, Lubian, Spirito (L). All. Velasco

USA: Carlini 3, Larson 2, Rettke 7, Drews 3, Skinner 11, Washington 9, Wong Orantes (L). Cook 6, Thompson 8, Hancock, Ogbogu 5. N.e: Hentz, Stevenson, Lanier. All. Kiraly

Arbitri: Myoi Sumie (JPN) e Simonovska Sonja (MNE). 

Durata: 21’, 23’, 27'. 

Italia: 1 a, 5 bs, 10 mv, 13 et.

Usa: 3 a, 9 bs, 6 mv, 24 et.

BANGKOK (Thailandia) - Prosegue il cammino in VNL delle azzurre. Nella prima sfida da dentro o fuori della stagione, l’Italia ha battuto gli USA 3-0 (25-21; 25-21; 25-23) nel match valido per i quarti di finale di Volleyball Nations League staccando il pass per le semifinali, in programma domani alle ore 12:00 italiane, contro la vincente di Turchia-Polonia.

Al PalaHuamark di Bangkok capitan Danesi e compagne hanno bissato il successo di Fukuoka sette giorni fa costringendo alla resa gli USA di coach Kiraly dimostrando di essere in un ottimo momento di forma fisico e tecnico. Best scorer del match una straripante Paola Egonu che  ha guidato le sue verso un successo tanto prestigioso quanto importante.

Si resta dunque a Bangkok dove domani le azzurre si giocheranno l’accesso ad una finalissima disputata e vinta l’ultima volta nel 2022 ad Ankara. 

SESTETTI – Per la sfida con gli USA Velasco schiera la diagonale Orro-Egonu, Fahr e Danesi al centro, Sylla e Bosetti schiacciatrici, e De Gennaro libero. Kiraly risponde con Carlini in palleggio e Drews opposta preferita a Thompson; Washington e Rettke centrali, Skinner e Larson martelli-ricettori, e Wong-Orantes libero.

LA PARTITA - L’avvio di match è tutto stelle e strisce: Larson apre le danze, Skinner inizia a colpire forte mentre Washington fa la voce grossa a muro su Sylla (1-4). Le azzurre però non si scompongono e con Sylla (mani out) ed un murone di Danesi su Skinner impattano a quota 4. Preso ritmo l’Italia inizia a carburare trovando i primi attacchi vincenti di Egonu e buoni tempi a muro con Fahr e Danesi. Le azzurre prendono il comando 10-9 per poi scattare sul 15-13 quando Bosetti ferma a muro Drews. Kiraly chiama timeout quando Egonu al servizio fa segnare il 20-16 che, nonostante un ritorno di fiamma degli USA (22-20), consente alle azzurre di chiudere il primo parziale 25-21.

Come nel primo set anche nel secondo sono gli Stati Uniti a partire meglio: Rettke al centro e Thompson (dentro per Drews) fissano lo score sull’1-3. La reazione azzurra porta la firma di Sylla e Egonu con quest’ultima che mette giù 3 punti di fila. Il ritorno delle americane è tutto griffato dal duo Thompson-Rettke che, complice qualche sbavatura in ricezione delle italiane, si portano sul 12-14. È il massimo sforzo statunitense che non scalfisce le convinzioni delle azzurre che riprendono a macinare gioco trovando con Fahr (insuperabile al centro), Danesi ed una straripante Egonu, lo sprint per il 21-16. Kiraly ferma il gioco, mentre Velasco, grazie ad un’ottima Giovannini nel giro dietro, ed una produttiva Antropova (dentro con Cambi per il doppio cambio), può esultare per il 25-21 di fine secondo parziale.

Nel terzo l’Italia non concede nulla alle avversarie, neanche in avvio: Sylla, Fahr ed Egonu volano oltre il muro avversario mentre in difesa Bosetti e De Gennaro non lasciano cadere nulla. Orro orchestra l’attacco azzurro mentre dall’altra parte Robinson-Cook e Thompson non trovano le giuste contromisure concedendo la prima fuga del set alle azzurre (10-6). È lo scatto per la vittoria: Velasco concede campo a Degradi preservando Bosetti (al rientro) ma la musica non cambia con l’Italia che chiude, con Egonu praticamente infermabile, nonostante un ultimo tentativo di rientro USA (20-19), per il decisivo(25-23) .


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