PARIGI (Francia) - Alessandro Michieletto in mix zone dopo la partita con il Brasile.
Una vittoria importante per il girone, avete giocato bene. Che cosa c'è ancora da migliorare e che cosa invece vi convince? "Prima partita contro un avversario bello tosto e quindi tre punti d'oro. Siamo partiti un po' contratti, però dopo ci siamo un po' sciolti. Abbiamo giocato con le nostre sicurezze ed è stata tanta roba portare a casa i primi due set ai vantaggi che ci ha dato poi un'importante spinta anche a stare un po' più tranquilli. Perché un set come il terzo può capitare, loro hanno tentato il tutto per tutto, tirando forte la battuta e noi siamo un po' calati. Però dopo abbiamo avuto la possibilità al quarto di ritornare più concentrati in campo e l'abbiamo dominato dal inizio alla fine".
C'è stata emozione all'inizio? "Beh, l'emozione c'è sempre quando si comincia un torneo così. Poi era anche un po' di tempo che non giocavamo insieme, perché l'ultima è stata la seconda settimana di VNL, quindi ci poteva stare. Loro hanno messo una buona pressione col servizio, li sono entrati delle belle palle all'inizio, quindi noi siamo stati lì. Quello è tanta roba, perché stare lì quando gli altri giocano bene è fastidioso per gli altri".
Siete la squadra più giovane dell'età, però come atteggiamento non lo sembrate: "Il talento batte l'età, quindi siamo consapevoli di avere tanto talento, però bisogna metterlo in campo. Oggi l'abbiamo fatto".
Volevo che me la racconti tu, poi lo chiedo anche a Fefè, la finta P1, dovevi fare un sacco di strada per andare ad attaccare in posto 4, l'avete provata in allenamento? Credo che in partita non l'abbiate mai fatta così sistematica?
"Sì, l'abbiamo provata in allenamento, in partita l'abbiamo fatta da quest'anno, con la VNL di quest'anno. Non mi fa impazzire, però per la squadra si fa".
Come guardi la prossima sfida? "Stasera ci godiamo questa bella vittoria, che era fondamentale secondo me, e poi pensiamo all'Egitto, una squadra da non sottovalutare assolutamente, ma non ho nessun pensiero che nessuno di noi la possa fare, perché siamo all'Olimpiade, perché sappiamo che si può vincere contro tutti e si può perdere contro tutti, quindi è importante entrare in campo con la testa giusta".
Rispetto al Mondiale che avete vinto in Polonia nel 2022, adesso sono quasi due anni, come vi sentite voi? "Perché due anni sono tanti nella vostra vita, ma siete giovanissimi". "Più vecchi ci sentiamo. Più vecchi, quindi più esperienza sicuramente, più consapevolezza, sapere che le prime competizioni, se penso al primo Olimpiade o al primo Mondiale, eravamo un po' spensierati, andavamo in campo, ci divertivamo. Adesso comunque sappiamo di essere una squadra che gli altri temono, quindi di fare le nostre cose, sappiamo benissimo l'importanza del gruppo, una cosa su cui ci appoggiamo molto, e poi giochiamo e ci divertiamo sempre come due anni fa".
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