GARA7
ITALIA - EGITTO 3-0 (25-15 25-16 25-20)
ITALIA-EGITTO: 3-0 (25-15, 25-16, 25-20)
ITALIA: Romanò 14, Lavia 14, Galassi 6, Giannelli 4, Michieletto 11, Russo 7, Balaso (L). Sbertoli. Ne: Porro, Bottolo, Sanguinetti, Bovolenta. All. De Giorgi
EGITTO: Azab 3, Asran 3, Dola 1, Seoudy 3, Gaber, Haikal 8, Reda (L). Issa 6, Elhossiny 5, Seif Abed 1, Ne: Hamada, Youssef, All. Benitez
Arbitri: Alrousi (UAE), Maroszek (POL)
Durata set: 21’, 24’, 24’ Spettatori: 9415
Italia: a 6 bs 17 mv 6 et 21
Egitto: a 0 bs 7 mv 4 et 19
PARIGI (Francia) - In un'Arena Paris Sud già gremita alle 8.30 gli azzurri centrano l'obiettivo più importante e non così scontato, alla vigilia del girone: i quarti di finale. Passeranno da primi o da secondi, e ora non resta che fare il meglio possibile contro la Polonia per completare l'opera di un inizio di torneo affrontato in spinta e con grande concentrazione, la stessa messa in campo contro un Egitto davvero povero di contenuti tecnici e fisici. L'occasione, soprattuto per Lavia e Michieletto, di provare soluzioni diverse in battuta e, pur in un torneo breve con sole sei partite all'orizzonte, di non sprecare troppe energie.
I PIÙ. Match che fa poco testo dal punto di vista tecnico, ne fa molto di più da quello mentale: gli azzurri, pur alle 9 di mattina e pur contro un avversario davvero morbido, lo hanno affrontato con la testa giusta, concentrati, senza lasciare un pallone, senza approssimare una scelta. Un ottimo segnale.
I MENO. L'Egitto.
SESTETTI. Italia con la formazione tipo, l'Egitto di Benitez si schiera Abdelsalam al palleggio, Haikal opposto, Abdelrahman Azab e Sayedin martelli, Seoudy e Masoud al centro e Hassan libero.
LA PARTITA. Gli azzurri iniziano martoriando la povera ricezione egiziana con Michieletto e Lavia anche se l'allungo arriva grazie alle invasioni e agli errori egiziani (10-7). Romanò fa 17-11 con Galassi che spadroneggia al centro della rete. Tra errori egiziani ed ace italiani si arriva stancamente al 25-15.
Secondo set, stessa musica, anche nel palasport dove risuona 'Sarà perché ti amo' mentre gli azzurri si portano sul 7-3 prima e sul 12-5 poi. C'è tempo per una gemma a una mano di Giannelli (non riconosciuta dagli speaker e quindi dal palasport) mentre gli azzurri volano ancora 21-13 senza cambi e chiudono 25-16.
La panchina scalpita ma De Giorgi non si gira mai, concentratissimo su un campo dove il copione è noiosamente sempre lo stesso anche nel terzo parziale dove l'unico sussulto è un'azione lunga e spettacolare chiusa da Lavia per il 21-16 prima che un sussulto porti gli egiziani a -2. Fuoco di paglia, a chiudere è una botta di Michieletto in diagonale sul 25-20.
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