di Alessandro Trebbi
LA SELEZIONE MUSICALE DELL'ARENA PARIS SUD voto 2: Se il meglio è il remix techno di “Felicità” o quello trash di “Sarà perchè ti amo”, vi lasciamo immaginare il resto, con le canzoni dominicane ed egiziane messe con la cassa a palla per festeggiare i punti delle rispettive rappresentative. Ecco, senza pretendere De André o Vasco, ma spegnerle queste cavolo di casse, no?!
LA SCALATA DELLA TRIBUNA STAMPA voto MESSNER: Una ferrata che manco sulla parete nord dell'Annapurna, ossigeno sparato a 12 gradi manco fossimo all'ultimo campo prima della vetta, i giornalisti meno giovani che prima di riuscire a parlare dopo essersi seduti c'è caso che la partita sia già finita.
LA FINTA P1 voto 10: Con occhio innamorato il vostro scrittor si pone, nel veder Michieletto e Romanò scambiarsi posizione, sicché lo scorrimento è cosa fatta, e la uno posizione è come bere un bicchier d'acqua.
AL BANO CARRISI voto MICHEAL JACKSON: Ebbene sì. Dopo aver provato che il re del pop copiava le sue canzoni, il 'conterrone' di De Giorgi (definizione del ct) arriva laddove l'autore di Thriller non si era mai spinto: cantare alle Olimpiadi. Nella fattispecie 'Felicità' appena dopo l'oro nel judo della Bellandi, per poi farsi una foto e forse altro con Snoop Dog e chiedere di poter cantare la Marsigliese alla cerimonia di chiusura al posto di Celine Dion. Vincitore morale dei Giochi.
LA RICEZIONE DELLA TURCHIA voto POLO: Come la caramella, le turche hanno il buco con il bagher intorno. Non vorremmo essere nei panni della Ozbay.
TOMCEK STERN voto 8: La Slovenia sembra una squadra in missione. E però Dio è sulla panchina di un'altra squadra, per giunta femminile. Quindi, cari sloveni, sarà per un'altra volta, la vostra missione fatela pure ma nei paesi che ne hanno bisogno. Andate in pace.
IL GIAPPONE voto NO: Occhio a pensare che sia facile eh, questi han resistito cinque anni agli americani che erano in ottocento milioni e avevano l'atomica, figuratevi se s'impressionano se gli dite che devono battagliare con una rete in mezzo.
GAIA GIOVANNINI voto 8: Non è perché è una nostra conterranea, figlia dell'Emilia più verace. Non è perché della Nazionale fino a due settimane fa aveva solo visto dei video e adesso ha una personalità in campo che Karch scansate. Non è per tutto questo. O forse sì.
JULIO VELASCO voto SERAFINO: La calma e la placidia con cui si presenta dopo le vittorie rilassa tutti, anche i giornalisti che devono farsi sette impianti e centoquattro chilometri al giorno. È un Dio cristiano, misericordioso, che ha parole buone per tutti. Speriamo che i risultati non lo facciano trasformare nel Dio del Vecchio Testamento, perché il giorno dell'apocalisse non vorremmo essere proprio dove è lui.
FORNAL voto BOULANGERIE: L'altro nome che qui viene dato ai forni è 'Fournil'. Ecco, Fornal per adesso è un impasto mal lievitato. Chissà perché Grbic non si affida alle madeleine Sliwka e Semeniuk?
MARCO MENGONI E DANIELE LAVIA voto DUE VITE: Anche se noi preferiamo l'acquavite. Ma questa è un'altra storia.
UROS KOVACEVIC voto 10: Sapete tutti perché. Inutile riscriverlo.
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