Olimpiadi | 09 agosto 2024, 12:51

Olimpiadi: Oggi alle 16 azzurri in campo per il bronzo

Luca Muzzioli

Giannelli e c. contro gli USA dei veterani per chiudere con la quarta medaglia il primo ciclo olimpico dopo un oro e un argento europeo e un oro mondiale

Simone Giannelli

Simone Giannelli

PARIGI - Il day after negli animi parigini è da occhiaie e facce lunghe. È quello di chi ha vissuto una notte da tregenda, diavoli e incubi, con la consapevolezza che l'ossessione per quell'oro si perpetrerà per altri 4 anni, da qui a Los Angeles 2028.

Cercando un aspetto positivo, la consapevolezza che quella azzurra nella "Ville Lumière" era la squadra più giovane del lotto e che nell'edizione numero 34 sarà al suo apice della maturità umana e tecnica. Basta questo per strappare un sorriso dopo il netto ko con la Francia e a poche ore dalla finale per il bronzo contro gli Stati Uniti (oggi, ore 16)?


Sì, se si pensa che la gara con la squadra a stelle e strisce, di contro la più "datata" in questi Giochi, mette in palio una medaglia che potrebbe rappresentare un premio per un gruppo che chiuderà il suo primo ciclo olimpico con un oro e un argento europeo, un oro mondiale e questo risultato olimpico.


Il mal di pancia però resta, sperando che il bronzo possa essere il giusto buscopan per il movimento.


Il CT azzurro Ferdinando De Giorgi ammette il disagio per la nottata post Francia. "È stata lunga, non delle migliori. Ora dobbiamo però focalizzarci sul domani (oggi, ndr). Non è semplice, la troppa delusione può fare dei brutti scherzi, ma noi dovremo essere bravi a veicolare attenzione e concentrazione su una partita che può consegnarci comunque una medaglia olimpica".


L'ossessione resta. "Devo essere sincero, non è quello che desideravamo, ma dobbiamo essere onesti e realisti. Noi contro la Francia non abbiamo giocato la nostra migliore pallavolo e loro hanno meritato la vittoria".


Dall'altra parte della rete, gli Stati Uniti del cigno Matt Anderson, bello, forte ed elegante, nonostante le sue fragilità, o dell'esperto centrale Maxwell Holt, fino a quel talento incompreso (in Italia) di Micah Christenson, appena 31enne.

"Gli avversari che affronteremo nella finale per il 3° posto sono una grandissima squadra che non ha bisogno di presentazioni, ma come dico sempre ai ragazzi, in queste situazioni sarà importante tenere il focus e la concentrazione su di noi e sulla nostra metà campo, cercando di fare bene ciò su cui quotidianamente lavoriamo" è il punto di vista del tecnico.

"Ovviamente abbiamo studiato e continueremo a farlo, i nostri avversari, ma ripeto, ci concentreremo sul nostro sistema di gioco e sulle nostre peculiarità, analizzando, naturalmente, ciò che non ha funzionato con la Francia".

Cosa non ha funzionato? Bella domanda. Di certo è mancata la capacità di reggere la pressione messa dai francesi, sin dal primo servizio.

Simone Giannelli, a questo proposito, nel dopo gara di Francia-Italia, petto in fuori, ha rispedito al mittente il pensiero che questa Italia sia scesa in campo senza il giusto spirito: "No, no, no, lo spirito non è mancato, questo non lo accetto. Lo spirito non è mancato, sulla mia squadra metto la mano sul fuoco, vado contro tutti e tutto. Ma lo spirito c'è sempre stato e ci sarà sempre. Loro (la Francia, ndr) sono stati più bravi di noi e questo bisogna rispettarlo, accettarlo e cercare di fare meglio".

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