PARIGI (Francia) - Il Pallavoto Olimpico di Alessandro Trebbi
L'ARENA PARIS SUD voto PROFESSIONE VACANZE: Il catino del trionfo azzurro sembra il villaggio gestito da Jerry Calà, tra musica a palla, balletti, coreografie, lucine, percussioni. Infatti la domanda che si pongono tutti a bordo campo è “dov'è Mara Venier?”.
JOUFFROY voto SPACE ODDITY: Nessuno sa chi sia, nessuno sa da quale galassia arrivi, fatto sta che entra in finale e piazza 4 ace su 8 battute fatte, gli ultimi due decisivi per vincere il terzo set.
STEFANO CESARE voto A SEGNO: Un punto anche per lui nella finale olimpica, con la doppia fischiata a Ngapeth che poco ci manca e trasforma Giani nell'incredibile Hulk.
EARVIN NGAPETH voto RUBIK: Decifrarlo è impossibile, anche a 33 anni, anche per gente che ci gioca contro da una vita, anche se l'elevazione non è più certo quella di un tempo, anche se. È sempre lui.
ANDREA GIANI voto LYLES: Nella gara tra chi vince prima l'oro dei 'Fenomeni' taglia il traguardo per primo lui. Chapeau.
I MISTERS SECOLO voto XX: L'Olimpiade di Parigi è tutto un florilegio sul Secolo Breve, addirittura a un certo punto compare Alberda a salutare Velasco in zona mista, poi la sfida in finale tra Bernardi e Kiraly, De Giorgi sulla panchina azzurra, Giani su quella francese, Giba nei corridoi, Lucchetta ai microfoni, tutto riporta al tempo in cui l'Unione Sovietica si chiedeva chi fossero i Metallica e Vasco umiliava Madonna a San Siro.
IL TENNIS voto 10: Che sport meraviglioso, appeso sempre a un filo psicologico, in continuo contrasto tra la bellezza del gesto e i millimetri che determinano chi vince o chi perde. In cui tutti i giocatori sono soli. Come quelli della Polonia.
STATI UNITI voto YES COUNTRY FOR OLD MEN: Christenson e soci smentiscono Cormac McCarthy e si vanno a prendere la medaglia che aspettavano da anni. Il tutto senza una pistola ad aria compressa da puntare alla testa degli avversari.
TRA MOGLIE E MARITO voto COLUMBRO: Che belli gli anni Ottanta. Dove c'era anche questa trasmissione straordinaria dove si sfidavano delle coppie sposate e alla fine vinceva Moki De Gennaro.
EGITTO voto NO: Nell'Olimpiade dell'equilibrio e del bel giuoco, loro sono come le piramidi. Fermi, immobili, con gli spigoli nel bagher.
UROS KOVACEVIC voto 10: Un altro dio si è preso la scena, domenica. Ma la nostra religione è monoteista. Esiste solo Lui. La sua Luce. Il suo Verbo. Il suo Braccio mancino.
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