Olimpiadi | 17 agosto 2024, 16:14

Olimpiadi: Gli echi... L'analisi della finale tra Francia e Polonia

Jouffroy

Jouffroy

PARIGI (Francia) - Per la seconda edizione consecutiva, la Francia ha conquistato la medaglia d’oro nel torneo di volley maschile alle Olimpiadi di Parigi 2024, sconfiggendo la Polonia con un inequivocabile 3-0 (25-19; 25-20; 25-23) nella finale andata in scena alla South Paris Arena.

Risultato storico dal momento che il “bis” olimpico finora era riuscito solo a due squadre “totem” della pallavolo mondiale: l’Unione Sovietica (Tokyo 1964 e Città del Messico 1968) e i leggendari USA (Los Angeles 1984 e Seoul 1988). C’è più di un pizzico di Italia in questa vittoria francese dal momento che a dirigere dalla panchina i “galletti” è stato Andrea Giani (474 presenze in maglia azzurra per lui con tre campionati mondiali, quattro europei e sette World League messe in faretra).

Il “Giangio” diventa così il primo italiano (tra allenatori e giocatori) a conquistare un oro olimpico nella pallavolo, dopo l’argento guadagnatosi da atleta prima ad Atlanta 1996 e poi ad Atene 2004).

I numeri hanno segnato in maniera impietosa la differenza fra le due squadre, con tutti i principali indicatori a favore della Francia. Transalpini che hanno prevalso nell’attacco di squadra (47% di efficienza contro il 30% dei polacchi, e solo 6 errori alla schiacciata a differenza dei 14 dei ragazzi di Nikola Grbic), a muro (9 muri vincenti a 4) al servizio (8 punti a fronte di 13 errori contro i soli 4 punti e 14 errori di Leon e compagni), in difesa (26 "grandi" difese contro 22), negli errori diretti (16 contro 19) e nella percentuale di punti messi a segno per azioni giocate (40% contro il 34% degli avversari).

Anche in ricezione gli uomini di Giani, se pur di poco, hanno prevalso, con il 57% di efficienza contro il 54% dei polacchi.

A livello individuale, palleggiatore, opposto, e primo attaccante di posto quattro sono risultati essere gli elementi che più di ogni altro hanno fatto la differenza fra le due squadre. Straordinaria la partita del registra francese Brizard con 26 alzate perfette sulle 47 totali, impreziosite da 3 muri vincenti. Patry ha vinto nettamente la battaglia a distanza con l’opposto polacco Kurek: 65% di efficienza in attacco per il francese contro appena il 31% dell’attaccante ex Lube. Così come Clevenot ha sigillato la sua splendida olimpiade portando a tabellino un ottimo 50% di efficienza in attacco contro un insufficiente 11% di uno spento Wilfredo Leon.

Attacco dove il solo centrale Jakub Kochanowski, con un superlativo 80% di efficienza, ha fatto meglio dei centrali francesi.

Menzione d'obbligo per il “panchinaro” francese Jouffroy, sempre puntuale ogniqualvolta è stato chiamato in campo al servizio dal proprio allenatore: 4 ace messi a segno a fronte di 2 errori per lui.

Filippo Vagli

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