Comunichescion | 15 settembre 2024, 12:51

Il gigantismo della FIVB, il realismo del movimento di casa nostra

Luca Muzzioli

Le Nazionali giovanili di Italia e Francia hanno dominato la scena pallavolistica internazionale, con successi nelle competizioni femminili e maschili. Si avvicinano i nuovi campionati italiani carichi di attese per giovani talenti

Una stagione da doppio oro

Una stagione da doppio oro

di Luca Muzzioli

Il gigantismo della FIVB ha partorito il topolino di un Mondiale 2025 esageratamente esagerato per quello che è, tecnicamente parlando, il movimento pallavolistico mondiale. Nelle Filippine, il prossimo anno, arriveranno 32 squadre con 16 che avranno la certezza di giocare appena tre partite di un elevato squilibrato livello tecnico, poi i sedicesimi di finale a eliminazione diretta. Cinque partite per decidere il successo iridato 2025, tre anni dopo Katowice 2022, e due anni prima della prossima edizione, in un svilente calendario che vedrà riproporre la massima competizione pallavolistica ogni due anni. Una ripetitività che nemmeno il calcio ha avuto il coraggio di proporre. 

AZZURRO ITALIA – Il 2024 è stato un altro anno d'oro per la pallavolo italiana, un anno che ha visto le Nazionali giovanili femminili italiane salire sul podio in tutte le competizioni internazionali stagionali. Questo risultato evidenzia non solo un presente vincente, ma anche un futuro assicurato per il movimento azzurro femminile.
Dopo la straordinaria vittoria alle Olimpiadi di Parigi, il panorama pallavolistico italiano si arricchisce di nuove protagoniste pronte a prendere in mano il testimone delle campionesse olimpiche. Le giovani promesse, dalle Under 17 alle Under 18 fino alle Under 22, hanno dimostrato di essere all’altezza delle aspettative, garantendo continuità a un movimento che non solo è competitivo, ma punta a dominare la scena internazionale per gli anni a venire.
In ambito maschile, l'Italia giovanile ha portato a casa due argenti europei e un oro mondiale, confermandosi ancora una volta ai vertici internazionali e garantendo alle sue squadre l'esperienza delle gare che contano, quelle che fanno crescere, con la pressione del “in&out”.
Mi incuriosisce seguire ora il futuro degli Under 17 azzurri, campioni del mondo. Quanto vale quel titolo in così giovane età? Quanti ne arriveranno? Quanti se ne perderanno?
Teniamoci stretto l'oro. Sono partiti bene. Bravi.

NON SIAMO SOLO NOI - Ma non è solo l'Italia a brillare... In ambito maschile, la Francia ha firmato una stagione storica nella pallavolo, trionfando non solo alle Olimpiadi di Parigi, ma facendo anche incetta di titoli giovanili europei. L'Under 18, l'Under 20 e l'Under 22 transalpine hanno tutte conquistato l'oro, replicando il successo dell'Under 20 già ottenuto nel 2008. E qui la storia si ripete in maniera affascinante: all'epoca, tra le fila dei giovani campioni c'erano Ngapeth, Toniutti e Tillie, che poi sarebbero diventati i protagonisti dei successi olimpici di Tokyo 2020 e Parigi 2024. La capacità della Francia di creare un ciclo vincente è esemplare, e l'analogia tra le generazioni suggerisce che anche i giovani campioni di oggi potrebbero fare la storia domani.

UN FUTURO NEL BEACH VOLLEY? - E mentre i giovani di Francia e Italia si preparano a scrivere nuove pagine di storia, c'è un protagonista della pallavolo che sta valutando una transizione non unica nella storia di questo sport: Ivan Zaytsev. L'ex opposto della Lube, dopo aver vinto lo scudetto nel beach volley, si trova di fronte a una sfida ambiziosa: puntare alle Olimpiadi di Los Angeles 2028 sulla sabbia. Alla vigilia dei 36 anni, Zaytsev si reinventa, ma una domanda è legittima: riuscirà davvero a competere ai livelli altissimi del beach volley internazionale? Il campionato italiano, seppur di qualità, credo sia ancora distante dalle sfide che lo attendono sul circuito mondiale. Per raggiungere Los Angeles, serviranno anni di esperienza e accumulo di punti per la qualificazione. Un percorso che potrebbe essere rischioso. Zaytsev porterà avanti questa sfida? L'indoor lo richiamerà ancora a sé?

LO SPETTACOLO - Nel frattempo, si avvicina l’inizio dei campionati italiani, con due prospettive opposte ma ugualmente intriganti. Quello femminile si apre con la straordinaria eredità delle azzurre, fresche campionesse olimpiche, che aggiungono ulteriore prestigio a un torneo che sarà seguito con attenzione da tutto il mondo. Il campionato maschile, invece, si affaccia con tante stelle internazionali, ma soprattutto con un gruppo di giovani azzurri campioni del Mondo che, dopo il 4° posto di Parigi 2024, ora lavorerà per Los Angeles 2028. Se oggi sono una delle squadre più amate dai tifosi, in quattro anni Giannelli, Michieletto e compagni potrebbero diventare una delle formazioni più esperte e competitive del panorama olimpico.

Il 2024 ha già segnato una svolta per la pallavolo italiana e internazionale, ma il futuro che si sta costruendo promette di essere ancora più entusiasmante. Con giovani talenti che emergono, leggende che si reinventano e nuovi obiettivi olimpici in vista, il cammino della pallavolo italiana continua a essere costellato di successi e ambizioni.

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