Superlega | 25 settembre 2024, 10:22

Del Monte Supercoppa: L'analisi del trionfo di Perugia in finale. Un break point ogni 3,3 servizi fa la differenza

Filippo Vagli

Gabi Garcia ha fornito una prestazione notevole, realizzando 24 punti con il 59% in attacco

Semeniuk, ishikawa, Gabi Garcia, protagonisti della finale di Firenze

Semeniuk, ishikawa, Gabi Garcia, protagonisti della finale di Firenze

di Filippo Vagli

FIRENZE - 
Non si ferma il rullo compressore Sir Susa Vim Perugia che battendo per 3-2 l'Itas Trentino nella finale di Supercoppa italiana si è guadagnata il quarto trofeo consecutivo in Italia e la sesta vittoria in tale manifestazione (terza consecutiva e quinta nelle ultime sei stagioni).

Molti errori in entrambi i campi, ma d’altro canto è una situazione inevitabile in questa fase della stagione: meno 15, il differenziale tra ace ed errori dai nove metri per entrambe le squadra così come 29 sono stati gli errori complessivi di Perugia contro i 30 di Trento.

Perugia si è dimostrata superiore a Trento nella fase break con 1 break point messo a segno ogni 3,3 servizi contro il break point ogni 3,8 battute portato a casa dagli uomini di Fabio Soli.

Trentini che hanno avuto la meglio riguardo i muri vincenti (18-9) ma in campo umbro ha pagato la miglior correlazione muro – difesa con gli uomini di Lorenzetti che sono riusciti a contrattaccare 44 volte contro le 33 volte dei trentini ma soprattutto si sono dimostrati capaci di produrre una maggior incisività nei contrattacchi stessi mettendoli a terra il 57% delle volte contro il 36% di Sbertoli e compagni.

In fase cambio palla meglio Trento in ricezione (46% a 35% di ricezione positiva per l’Itas così come 23% a 14% di ricezione perfetta) ma ciononostante Perugia ha ottenuto migliori risultati nell’attacco di squadra in fase side out (50% a 43%) grazie ad un miglior attacco dopo ricezione negativa (44% contro il 37% dell’Itas).

A livello individuale Gabriel Garcia ha vinto il duello a distanza tra gli opposti: 24 punti e 59% in attacco per il portoricano naturalizzato statunitense, contro il 50% di un buon Ben Tara.

Per quanto riguarda il reparto dei posti quattro, decisamente meglio Perugia: ottimi sia il polacco Semeniuk (55% in attacco) che il funambolico Ishikawa (47% e zero errori) mentre per Trento si è salvato Michieletto (47% in attacco) ma è letteralmente crollato  il compagno di nazionale Lavia, il quale è riuscito a mettere a segno soltanto un insufficiente 21% alla schiacciata.

Buone le performance dei centrali Flavio da una parte e Russo dall’altra: per il brasiliano 12 punti, 67% in attacco e 6 muri, mentre per il nazionale azzurro (pur poco servito da Giannelli, solo 9 attacchi per lui) 67% attacco con zero errori alla schiacciata così come zero sono stati i suoi attacchi murati.

Per La Sir, lontano dalle performance che aveva abituato nella scorsa stagione in quel di Milano il neoacquisto Loser, maggiormente servito rispetto a Russo (15 volte) ma solo il 33% in attacco per il nazionale argentino, con 6 punti complessivi e 1 muro. Sotto i consueti standard di rendimento offensivo anche il centralone trentino Kozamernik con solo il 14% di palloni messi a terra, leggermente compensati da 5 muri vincenti.

Infine, Laurenzano, il libero di Trento, ha vinto la sfida tra gli specialisti della seconda linea principalmente in ricezione: 46% di ricezione positiva e 24% perfetta contro il 35% di positiva e 14% perfetta messo a segno da Colaci, anche se il libero di Perugia ha il merito di dare il la al tie break di Perugia con difese da incorniciare.

 

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