VERONA - 4 premi di MVP nelle prime cinque giornate, schiacciatore ricevitore o opposto, allegria e elevazione fanno di Noumory Keita una delle stelle della Superlega.
In 3 stagioni i premi di MVP sono già 15, 67 le gare giocate, 38 le vittorie, tutte con la maglia di Verona. 955 i punti messi a segno, ben 92 ace...
Ma chi è Keita, l'Aquila del Mali?
CHI E' KEITA
Noumory Keita, nato a Bamako, Mali, il 26 giugno 2001, è uno dei talenti emergenti più interessanti della pallavolo internazionale. Con i suoi 207 cm di altezza, Keita si distingue per il ruolo di schiacciatore ricevitore, anche se in Corea del Sud ha giocato principalmente come opposto. Indossa la maglia numero 9 ed è attualmente una delle figure chiave di Rana Verona, con cui ha firmato un contratto fino al 2025.
Carriera - La carriera di Keita inizia nel campionato serbo, dove gioca per il Mladi Radnik Pozarevac e successivamente per l’OK Niš. Il salto di qualità arriva con il trasferimento ai KB Insurance Stars in Corea del Sud, dove si impone con prestazioni spettacolari e riceve ben sei premi MVP in due anni. È con i KB Stars che realizza uno dei suoi exploit più memorabili: 57 punti in una sola partita, durante la finale di campionato. “Prima della partita avevo detto ai miei amici che avrei segnato 50 punti e fatto sei ace, alla fine ne ho fatti 54, con cinque ace” disse Keita, ricordando una delle sue migliori performance.
Questo record straordinario attira l’attenzione di club internazionali, ma è Verona a ottenere la sua firma. Accettare la sfida italiana è stata una scelta importante per Keita, che ha rinunciato a proposte vantaggiose pur di misurarsi con la Superlega: “Giocare in Italia è sempre stato il mio sogno. Qui ogni partita è una sfida e posso confrontarmi con i più grandi campioni”, ha affermato.
Caratteristiche e stile di gioco - Keita è noto per la sua impressionante fisicità e per la capacità di attaccare sopra il muro, sfruttando l’elevazione e la potenza nei colpi. La sua altezza, unita alla velocità e alla forza in attacco, lo rende un pericolo costante per le difese avversarie sia dalla zona 4 che dalla zona 6. In Corea, dove giocava come opposto, Keita si è adattato a un ruolo nuovo: “La mia posizione originale è schiacciatore, ma gioco come opposto da qualche mese. Finché non trovo i giusti angoli, devo attaccare sopra il muro”, spiegò al suo arrivo a Verona.
Attaccare sopra il muro è infatti una delle sue specialità. Keita è uno dei pochi a poter scavalcare gli avversari grazie alla sua elevazione e forza di schiacciata, qualità che ha affinato anche sotto pressione: “Mi piace una situazione che richiede il 100% da parte mia e l’emozione di dare tutto in campo. Voglio spingermi oltre i miei limiti".
Le esultanze colorite e il legame con i tifosi - Le esultanze esuberanti di Keita hanno entusiasmato i tifosi di Verona, creando un legame speciale con il pubblico locale. Gesti come il volo dell’aquila o la mano davanti al viso sono diventati un simbolo del suo stile unico. Tuttavia, le sue celebrazioni hanno suscitato anche qualche perplessità tra avversari e commentatori. In un ambiente come quello della pallavolo italiana, un personaggio estroverso come Keita può apparire fuori dal comune. “Mi piace festeggiare per me, per i compagni e per i tifosi – ha spiegato tempo fa in un'intervista a L’Arena –. Non lo faccio mai rivolto verso gli avversari, mai. Non voglio provocare nessuno.”
Keita ha sempre precisato infatti che il suo obiettivo è creare uno spettacolo per i tifosi: “Non mi piace provocare, non sono il tipo. Mi piace lo spettacolo, fare lo show come nella NBA. Perché non si può fare nella pallavolo? Si tratta di divertirsi e fare divertire i tifosi. Tutto qui.” Anche l’esultanza in cui mima il gesto del volo, spiega, non è derisoria nei confronti degli avversari: “Mi chiamano Aquila. E cosa fanno le aquile? Volano.” La mano davanti al viso, un’altra delle sue mimiche, è ispirata al gesto famoso del wrestler John Cena: “Significa ‘You can’t see me’, non puoi vedermi. È un gesto famoso nella WWE.”
Mentalità e obiettivi - Keita non si limita a puntare ai risultati individuali, ma si focalizza sulla crescita della squadra. Durante le interviste, mette spesso in risalto l’importanza del lavoro collettivo: “L’attacco non è solo mio, siamo tutti forti. Non si tratta di me, ma di squadra. Non sono solo in campo”, commenta. Questa attitudine lo rende un leader naturale, capace di motivare i compagni anche nelle partite più difficili.
Il suo idolo e fonte di ispirazione è Wilfredo Leon, il celebre schiacciatore polacco noto per i suoi potenti attacchi. “Leon è il mio idolo. Lui è ancora migliore di me, ma spero non per molto!” ha scherzato Keita, mostrando grande ambizione e la volontà di eguagliare uno dei suoi modelli. Non a caso, uno dei suoi motti è: “Nessuno può fermarmi.” Keita vede la Superlega come il campo ideale per dimostrare il suo potenziale e portare Verona ai vertici: “Ho scelto Verona per crescere. Siamo giovani, ma a fine stagione saremo cresciuti molto e se non saremo al top della classifica, ci saremo vicini.”
Vita personale e interessi - Keita ha una personalità vivace e un interesse particolare per la musica e l’arte. È stato suo zio, ex pallavolista, a motivarlo a intraprendere questa carriera, introducendolo al mondo della pallavolo. “Mio zio mi ha motivato a giocare. Era un giocatore di pallavolo e mi ha introdotto a questo sport, che mi è subito piaciuto molto.” Quando non è in campo, Keita si dedica alla musica, al ballo e ai videogiochi. “Nel tempo libero mi piace ballare, ascoltare musica, giocare ai videogiochi e a calcio. Mi piace anche fare musica.” Questi hobby riflettono il suo spirito creativo e la voglia di esprimersi, che si ritrova anche nel suo gioco.
Il futuro di Keita - A Verona, Keita è pronto a lasciare il segno e ha già conquistato il pubblico con la sua determinazione. La sua giovane età e il talento eccezionale lo proiettano verso un futuro promettente. Il sogno di Keita è diventare un giorno il migliore al mondo e vincere titoli prestigiosi. “Tra qualche anno, voglio essere il migliore al mondo” disse ai tempi della Corea.
Per ora, il focus di Keita è aiutare il Verona Volley a raggiungere i vertici della Superlega, costruendo un gruppo unito e ambizioso: “Andiamo in campo per vincere e vogliamo vincere. Sono sicuro che ce la faremo.” Con un talento naturale, una mentalità da campione e uno stile che intrattiene il pubblico, Keita è destinato a lasciare il segno nel volley italiano e internazionale.
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