Superlega | 29 ottobre 2024, 18:43

Superlega: L'analisi di Trento-Perugia. Sir più fredda e lucida nei momenti determinanti

Filippo Vagli

Oleh Plotnytskyi

Oleh Plotnytskyi

MODENA - Il match fra i campioni d’Europa dell’Itas Trentino e i campioni del mondo e d’Italia della Sir Susa Vim Perugia (tra le cui fila era spiccava l’assenza di Giannelli) è andato agli uomini di Angelo Lorenzetti (1-3 il risultato finale) i quali si sono dimostrati più freddi, lucidi e determinati nei momenti importanti del match.

Lo testimoniano anche i numeri dal momento che complessivamente Trento pur perdendo, ha attaccato meglio a livello di squadra (52% vs 42%) sfruttando il muro basso degli umbri alle bande (Zoppellari 185 centimetri, Ishikawa 192, Plotnytsyi 194), ha messo a segno un maggior numero di muri vincenti (12-10), ha sbagliato meno (22-25 gli errori punto) così come è stata maggiormente performante riguardo il cambio palla diretto, sia con ricezione positiva che negativa.

Tattica maggiormente “attendista” quella proposta da Fabio Soli con i trentini che hanno commesso sì meno errori dai nove metri (12 contro i 19 di Perugia) ma che contestualmente hanno portato a tabellino un solo punto al servizio contro i nove di Plotnytskyi e compagni.

Transizioni e fase break sono stati gli elementi che hanno spostato l’ago della bilancia in direzione di Perugia. Le transizioni, in una pallavolo che tende sempre più alla velocità, spesso risultano essere decisive e così è stato in questo match con Perugia che ha prevalso nel cambio palla complessivo (pur soccombendo in quello diretto) riuscendo a mettere a segno 1 punto ogni 1,65 rice contro il punto ogni 1,79 ricezione di Trento proprio grazie all’essersi riuscita a costruire molte più azioni d’attacco (130 a 100 il numero delle schiacciate totali a favore di Perugia), e poi la fase break, dove la Sir si è garantita 55 possibilità di contrattacco contro le 39 di Trento ma soprattutto è riuscita a mettere a segno 1 punto ogni 3,76 battute, contro il punto ogni 3,96 servizi dei trentini. Uno 0,20 di differenza che in una partita così equilibrata ha fatto la differenza.

A livello individuale Francesco Zoppellari in cabina regia ha optato per un piano gara particolarmente orientato sui laterali d’attacco (alla fine saranno 119 i palloni consegnati in banda contro i 10 complessivi giocati in primo tempo al centro della rete per il vice Giannelli) venendo ripagato dalla prova superlativa di Oleh Plotnytskyi (28 punti, 4 ace - tre decisivi nel terzo set - , 50% ricezione positiva, 47% in attacco e 3 muri vincenti) e da quella più che buona dell’opposto Wassim Ben Tara (21 punti per lui, 47 in attacco e soprattutto 6 muri punto).

Bene anche l’altro martello Yuki Ishikawa (15 punti e 42% in attacco) una volta subentrato al polacco Kamil Semeniuk.

Tra le fila dei padroni di casa Alessandro Michieletto si è rivelato il bomber principale dei padroni di casa con 18 punti (ma sotto gli standard abituali in ricezione con il 38% di ricezione positiva). Buone le prove in casa trentina anche dell’opposto Gabi Garcia (16 punti e 54% in attacco) preferito ancora a Kamil Rychlicki e di Daniele Lavia che ha chiuso il match portando a referto 12 punti, il 54% di ricezioni positive e un buon 55% di efficacia in attacco.

Infine, nettamente superiore la prova di Massimo Colaci rispetto a quella di Gabriele Laurenzano con il trentanovenne umbro che nella gara a distanza tra liberi ha firmato un importante 50% di ricezione positiva contro il 18% del libero dell’Itas.

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