MODENA - È servita una rimonta “monstre” a Perugia per avere la meglio al tie-break su Civitanova al termine del big match della sesta giornata di Superlega.
I Campioni d’Italia sono andati sotto per 0-2 per poi imporsi per 3-2 dopo oltre due ore e mezza di un autentico spettacolo pallavolistico durante il quale Lube ha evidenziato maggiori criticità nel fondamentale della ricezione (26% di positività contro il 45% Perugia).
Peccato per i cucinieri perché con ricezione doppio positiva e positiva, quando Boninfante ha avuto la palla in mano, la Lube è andata meglio di Perugia sul cambio palla diretto con primo attacco (80% a 64%) a testimonianza del fatto che con una miglior qualità di ricezione probabilmente la partita avrebbe avuto un esito diverso.
Dieci gli ace subiti da Civitanova contro i cinque subiti dagli umbri con la principale differenza nel fondamentale da addebitare alla prestazione dei due liberi: Balaso 25% ricezione positiva contro il 59% di Colaci, dal momento che gli schiacciatori ricettori delle due squadre si sono equivalsi nel fondamentale. Lube che in fase side out ha avuto bisogno di 2,02 ricezioni per mettere a segno un punto a differenza dei ragazzi di Angelo Lorenzetti che ogni 1,78 ricezioni hanno portato a tabellino un punto.
Nella fase break meglio la Lube nei muri vincenti (14 a 8) ma con i marchigiani che hanno perso nettamente il confronto in battuta: 26 errori dai nove metri in entrambi i campi ma con Perugia che ha portato a casa, cpme detto, il doppio degli ace della Lube.
Alla fine, i break point sono stati 33 a 25 per Perugia con gli umbri capaci di mettere a segno 1 break point ogni 3,36 servizi, contro il break point ogni 4 battute da parte di Boninfante e compagni.
Perugia che ha fatto leggermente meglio sia nell’attacco di squadra (51% a 48%) che negli errori punto (33 a 37) con la Lube in grande difficoltà in fase P5 con meno dieci di differenziale fra punti fatti e subiti in tale rotazione. A livello di prestazioni individuali si è notata una distribuzione più equilibrata da parte di Simone Giannelli (titolare dal 2° set in avanti) che si è affidato 21 volte al proprio opposto, 20 volte ai propri centrali e 65 volte ai posti 4, a differenza di Boninfante che ha “spremuto” come un limone Lagumdzija chiamandolo ad attaccare ben 41 volte, trascurando leggermente il gioco al centro anche a causa di una ricezione non ottimale (11, gli attacchi complessivi in primo tempo) e utilizzando complessivamente 41 volte la palla in posto quattro.
La sfida a distanza tra gli opposti è stata vinta nettamente da Lagumdzija: 59% di efficacia in attacco per il martellone di origine bosniaca ma con nazionalità sportiva turca contro il 42% di Ben Tara.
Prestazione di grande sostanza da parte dello schiacciatore Yuki Ishikawa, titolare dal secondo set in avanti al posto del polacco Semeniuk. Giapponese che con 21 punti, 43% di ricezione positiva, 57% di efficacia in attacco, con 35 attacchi totali è stato il giocatore maggiormente chiamato in causa da Giannelli, ben affiancato di banda da Oleh Plotnytskyi, 13 punti per il mancino ucraino, 48% in ricezione e 48% attacco. Per i posti quattro Lube discreta la gara di Loeppky (42% rice, 43& attacco), decisamente meno buona quella del suo compagno di ruolo, Mattia Bottolo, che con il 26% in attacco non è riuscito a dare sostanza all’attacco dei cucinieri. Al centro della rete menzioni per Roberto Russo in campo Perugia con l’83% in attacco e 3 muri vincenti così come in campo opposto per Podrascanin, anch’esso con un ottimo 83% in attacco e 1 muro vincente.
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