Cev Cup | 13 novembre 2024, 20:25

Cev Cup: Trento sbanca Galati. Michieletto top scorer

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Cev Cup: Trento sbanca Galati. Michieletto top scorer

Andata 16esimi
C.S. ARCADA GALATI - TRENTINO ITAS 1-3 (18-25, 25-22, 16-25, 22-25)
C.S. ARCADA GALATI: Kavogo Yaoussia, Hernandez 1, Constantin 3, Butnaru 9, Bakonji 1, Marshall 10, Aldea, Kosinski(L), Bala 13, Rata 9, Freimanis 11, Cristudor(L), Abdelmohsen Soliman, Ionescu 5. Non entrati. All. Stancu.
TRENTINO ITAS: Pesaresi(L), Kozamernik 6, Michieletto 21, Sbertoli, Garcia Fernandez 8, Rychlicki 8, Laurenzano(L), Lavia 16, Gualberto 12, Acquarone. Non entrati Bristot, Pellacani, Magalini, Bartha. All. Soli Fabio.
ARBITRI: Voudouris, Hulka.
NOTE - durata set: 24', 28', 23', 28'; tot: 103'. C.S. ARCADA GALATI: Battute sbagliate 17, Battute vincenti 4. TRENTINO ITAS: Battute sbagliate 10, Battute vincenti 6. 

GALATI (Romania) - La Trentino Itas espugna il campo dell'Arcada Galati con una vittoria per 3-1, confermando l’ottimo stato di forma già dimostrato nel derby contro Verona. Fabio Soli schiera in avvio lo stesso sestetto del 48° derby dell’Adige: Rychlicki in diagonale con il capitano Sbertoli, Michieletto e Lavia in banda, Flavio e Kozamernik al centro, e Laurenzano come libero. Dall'altra parte, l'Arcada Galati risponde con Costantin in regia, Rata opposto, Kavogo e Marshall in posto 4, Butnaru e Freimanis al centro, e il libero Ionescu.

L'inizio del match vede Trento partire con qualche difficoltà, mentre i padroni di casa sfruttano bene il muro e il servizio portandosi avanti 5-8. La reazione dei gialloblù arriva grazie a una serie di muri vincenti di Kozamernik e Flavio e un fallo di posizione fischiato ai locali, che permette a Trento di ribaltare la situazione sul 14-12. Nonostante il time out di Stancu, gli ospiti prendono il largo con due ace di Kozamernik e un altro muro di Flavio, portando il punteggio sul 17-12. Il vantaggio consente alla Trentino Itas di chiudere il primo set 25-18, grazie a un attacco vincente di Michieletto.



Nel secondo set, Trento parte forte (3-1 con Rychlicki protagonista), ma Freimanis risponde al servizio e riporta l’Arcada in parità. Gli attacchi di Butnaru e Marshall portano i rumeni avanti 9-12, costringendo Soli a chiamare un time out. Nonostante i tentativi di recupero di Michieletto e Lavia, Trento resta indietro e il set si chiude a favore di Galati per 22-25, con un muro decisivo di Freimanis su Kozamernik.

Dopo il cambio campo, la Trentino Itas ritrova il ritmo: Lavia e Flavio costruiscono un primo vantaggio importante (5-2). L’ingresso di Acquarone in battuta e di Gabi Garcia a rete si rivela decisivo, permettendo ai gialloblù di allungare fino al 21-12. Il set si chiude rapidamente sul 25-16 con Michieletto e Garcia protagonisti.

Il dominio trentino continua nel quarto set, con Acquarone e Gabi Garcia in campo fin dal primo scambio. Una buona rotazione in battuta di Garcia porta subito avanti Trento 6-1. L'Arcada Galati tenta di rientrare in partita, ma le difficoltà in ricezione e gli attacchi di Ionescu non bastano: Trento conserva il vantaggio, arrivando sul 23-20 grazie a un break di Garcia e chiudendo infine il match sul 25-22 con un attacco vincente di Flavio.

DICHIARAZIONI POST GARA

"È stata una partita rivelatasi ancora più complicata e piena di insidie di quanto ci aspettassimo alla vigilia – ha spiegato al termine della gara l’allenatore dell’Itas Trentino Fabio Soli - . Il risultato è sicuramente l’aspetto più positivo che ci portiamo a casa dalla Romania anche in vista della gara di ritorno fra sette giorni; il cammino europeo non è mai agevole, perché bisogna costantemente fare i conti con viaggi e situazioni logistiche non sempre ideali ma che vanno affrontate nella maniera corretta perché vogliamo arrivare in fondo a questa competizione. Nell’arco di questi quattro set ci sono tante cose da rivedere e condividere insieme perché credo che l’approccio alla partita non sia stato dei migliori. Abbiamo sofferto il modo di attaccare di Galati e la sua natura di gioco differente rispetto a quella a cui siamo solitamente abituati. Pur non mostrando la lucidità migliore siamo comunque riusciti a venirne a capo grazie a qualche spunto individuale. C’è da lavorare tanto perché il periodo ricco di impegni ce lo impone”.

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