MILANO - La prima Coppa Lombardia di Sitting Volley è già storia. Come tutte le prime volte.
La manifestazione è prevista per domenica 24 novembre a partire dalle 9.30, con premiazioni nel pomeriggio, al Palazzetto dello sport di Garlasco di via Don Balduzzi (PV).
Ad ospitare l’evento, la squadra di casa, il Volley 2001 Garlasco e, insieme a lei, ci saranno altri quattro team in gioco: 2 della Pallavolo Brembate Sopra, dove il sitting volley lombardo è iniziato ormai tanti anni fa; 1 squadra di Sesto San Giovanni, AD Astra; e 1 di Legnano, con la casacca della Vomien.
L’evento è organizzato da Fipav Lombardia in collaborazione con Volley 2001 Garlasco.
Piero Cezza (Presidente Fipav Lombardia): "Essere qui oggi significa aver lavorato tanto, aver lavorato bene: per questo ringrazio chi, all'interno del nostro consiglio di Fipav Lombardia, si sta spendendo moltissimo, ossia il vicepresidente Gabriele Alessandrini, e la consigliera delegata, Cristina Cariboni. Sappiamo tutti quali sono le difficoltà di avviare un settore, di farlo crescere. Con il sitting volley, inevitabilmente, questo lavoro di promozione e tesseramento è ancora più difficile. Prima di tutto perché questa è una disciplina relativamente giovane, non solo per la Lombardia, bensì per tutta Italia, basti pensare che primi frammenti di sitting si sono visti nel 2012 a Londra, e la nostra nazionale ha partecipato ad una Paralimpiade, per la prima volta, a Tokyo 2020. E poi, è difficile perché scovare atleti o potenziali atleti paralimpici non è mai semplice, ci scontriamo con una difficoltà spesso culturale che stiamo imparando a conoscere e a superare. Avere 5 squadre, qui, oggi, a Garlasco, è per noi già un bel successo ma, come tutti i grandi e piccoli successi, è anche, e soprattutto, un punto di partenza. Sarà una festa di volley, ne siamo certi".
Cristina Cariboni (Consigliere Fipav Lombardia referente sitting volley): “Stiamo cercando di lavorare sulla divulgazione, mettendo a disposizione delle società persone e punti di riferimento. Per noi, coinvolgere i sodalizi che già conosciamo e attivarne di nuovi è fondamentale in questa fase. Sono molto felice di aver già ricevuto delle richieste di informazione da parte di persone e società interessate. Siamo in una fase di promozione e comunicazione che speriamo possa sfociare in una reale crescita del movimento di sitting volley”.
Gabriele Alessandrini (VicePresidente Fipav Lombardia): “Si tratta di un evento che mi sta molto a cuore perché è un punto di partenza ma anche un primo momento di sintesi del lavoro fatto fino ad oggi. Ho conosciuto il sitting volley l'anno scorso grazie all'Università di Bergamo che, all'interno della nostra convenzione annuale, ci ha chiesto una mano per tenere una lezione sulla pallavolo paralimpica. Paolo Gamba, all'epoca, si rese disponibile a svolgere questa lezione insieme al professor Angelo Facheris, esperto in sport inclusivo e adattato. E proprio parlando con Paolo Gamba, abbiamo deciso di mettere in piedi una piccola competizione che possa essere mezzo di promozione e diffusione di questa disciplina. È tutto estremamente interessante ed è piacevole vedere che nuove realtà si stiano avvicinando a questo mondo, come, per esempio, nuove società in provincia di Varese. La Coppa che andrà in scena domenica è "mista", un vocabolo che non è inserito nel dizionario della Fipav. E anche questo rende tutto sperimentale e stimolante. Buona Coppa a tutti!".
Silvia Strigazzi (Presidente Vollet 2001 Garlasco e consigliera Fipav): "Sono molto felice, da Presidente del Volley 2001 Garlasco, di ospitare la prima Coppa Lombardia di sitting volley. Nei mesi scorsi, ho avuto la fortuna di premiare la finale maschile e femminile del Campionato italiano a Parma ed era la prima volta, in assoluto, che vedevo dal vivo la pallavolo paralimpica. Ho visto come questi atleti hanno messo in campo energia, atletismo e passione. Questa disciplina è sicuramente una delle più inclusive che io abbia mai visto e mi piace anche il fatto che, in questa fase di iniziale promozione, possano giocare insieme atleti con disabilità e atleti senza disabilità. Non vedo l'ora che arrivi domenica e mi piacerebbe che questo sport abbia la diffusione che merita. Farò del mio meglio per aiutare questa diffusione".
Commenti