MODENA - Tra gli ospiti della nona puntata di After Hours – La SuperLega di notte, c'è stato anche Gianlorenzo Blengini, nuovo tecnico della Bulgaria.
L'impatto con la Bulgaria
"La priorità è massimizzare il potenziale, fare il meglio con ciò che si ha e renderlo più efficace possibile. È importante avere obiettivi, ma bisogna partire da dove si è per arrivare a un punto migliore."
Ganev, presidente della Federvolley bulgara
"È una persona di grande maestosità, divertente e piacevole. L'ho conosciuto quando giocava a Cuneo, e ora si distingue a livello internazionale anche in CEV e FIVB. Ricordo un episodio al Mondiale 2018: scese da un taxi e qualcuno disse: '140 chili di uomo'. Lui rispose: '180! A 140 attaccavo ancora da seconda linea'."
I rimpianti azzurri e la finale olimpica
"Secondo me è anche ingiusto vederla come un rimpianto. Certo, sono quelle opportunità che non sai se nella tua vita potrai rivivere ed è già un privilegio averle avute. Ti piacerebbe rigiocarla, questo è sicuro. Per il resto, in generale, non sono molto retroriflessivo. Alcune scelte specifiche fanno parte di quello che ti costruisci come bagaglio che ti porterai dietro".
Il coraggio di provare
"Consiglio ai giovani allenatori di avere il coraggio di sperimentare. Spesso si teme il giudizio altrui, ma certe scelte andavano fatte prima. Io stesso continuo a interrogarmi e a proporre idee nuove, indipendentemente dal loro successo. L'importante è che siano motivate."
La Bulgaria oggi
"La Bulgaria è nota per il talento fisico, ma manca spesso un sistema di gioco efficace. Oggi abbiamo giocatori interessanti, ma per portarli al massimo livello serve un mix di allenamento, esperienza e campionati competitivi come quello italiano. Non è solo una questione di essere titolari, ma di crescere affrontando la pressione e le richieste tecniche."
Kazijski e Nikolov
"Loro erano e sono giocatori con grandissima qualità e questo riguarda la parte mentale, fisica, tecnica, l'esperienza, il carattere. Sono nati alti, grandi, grossi e che saltano. Poi però bisogna avere la pazienza di accompagnarli, ognuno nel modo più efficace. Ovviamente anche "sgridati" se non ce la mettono tutta. Ma bisogna solo trovare una chiave per farli rendere al massimo. Serve la qualità, che va accompagnata dall'impegno, dal lavoro e da tutto il resto".
Perugia, Trento e le altre
"Tra il terzo e l'ottavo posto può succedere di tutto. Squadre come la Lube e Verona, grazie alla profondità del roster, hanno più possibilità di restare competitive. Verona, ad esempio, utilizza la rotazione per gestire al meglio gli infortuni, e Keita è ormai un opposto di altissimo livello."
Modena e Piacenza
"Piacenza ha investito molto, specialmente nel reparto schiacciatori, con tre titolari di livello. Tuttavia, il mix di giovani e veterani porta qualche problema fisico. Modena, con risorse più limitate, ha creato una squadra equilibrata attorno a un grande palleggiatore. Entrambe hanno le carte in regola per emergere."
Stankovic e Podrascanin
"Sono esempi di ambizione e serietà, qualità che ogni allenatore desidera nei propri giocatori. Le loro carriere parlano da sole."
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