LECCE - Si è svolto presso il Convitto Palmieri l’incontro intitolato “Abbiamo una sola vita. L’arte di essere libere”, promosso dal CR FIPAV Puglia nell’ambito della Settimana di Federica, in collaborazione con l’associazione universitaria UdU Lecce. L’evento, organizzato in memoria di Federica De Luca, vittima di femminicidio nel 2016 insieme al figlio Andrea, ha acceso i riflettori su un tema drammaticamente attuale: la violenza sulle donne.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, la Consigliera Nazionale FIPAV Letizia Genovese, il Presidente del CR FIPAV Puglia Paolo Indiveri, la referente politiche sociali del comitato regionale Marilena Petronelli, la responsabile del settore Ufficiali di Gara FIPAV Puglia Denise Bianchi, i genitori di Federica, Enzo De Luca e Rita Lanzon, oltre ai docenti dell’UniSalento Beatrice Stasi e Rocco Luigi Nichil. Tra gli ospiti anche il Presidente del CT FIPAV Milano-Monza-Lecco Massimo Sala.
Nel corso della serata è stato consegnato il Premio Federica De Luca, istituito dalla FIPAV per onorare l’ufficiale di gara donna che si sia distinta per passione e impegno nel corso della stagione. Quest’anno il riconoscimento è stato attribuito a Barbara Manzoni, Ufficiale di Gara di Ruolo A e membro della Commissione Designante del CT Milano-Monza-Lecco.
Manzoni, classe 1989, ha iniziato la carriera arbitrale a 17 anni e ha espresso grande emozione per il premio ricevuto: “Arbitro da quando avevo 17 anni, metà della mia vita l’ho passata sul seggiolone. Mi occupo di progetti che supportano la crescita degli arbitri più giovani, cercando di trasmettere la mia passione. Quando Luigi Roccatto, responsabile del settore arbitrale, mi ha comunicato l’assegnazione del premio, sono stata felicissima. Non me lo aspettavo e accettarlo è stato un onore. La pallavolo, e soprattutto l’arbitraggio, rappresentano per me un momento di unione e uguaglianza, valori che andrebbero trasportati nella vita quotidiana”.
La Consigliera Nazionale FIPAV Letizia Genovese, presente per il quarto anno consecutivo, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Promuovere la sensibilizzazione su tematiche sociali è parte integrante della nostra missione. Federica era un arbitro, ma prima di tutto era una mamma e una donna. La Federazione si impegna su temi come la tutela dei minori, il sostegno alle mamme atlete e la lotta contro la violenza. Abbiamo avviato collaborazioni con Fondazioni e associazioni come Save the Children per ampliare il nostro raggio d’azione. Lo sport deve essere un veicolo per diffondere messaggi positivi e inclusivi”.
I genitori di Federica, Enzo De Luca e Rita Lanzon, hanno ribadito il loro impegno nel trasformare il dolore in un messaggio di speranza: “La pallavolo è stata per Federica una passione e una parte fondamentale della sua vita. Continuiamo a portare avanti questa missione per aiutare i giovani a comprendere e denunciare situazioni difficili. Lo sport può essere uno strumento potente per avvicinare le persone e prevenire tragedie simili”.
Domani, presso il Comune di Castellana Grotte, verrà presentato il progetto "Volley è casa", un’iniziativa del CR FIPAV Puglia in collaborazione con i Comuni del Sud Est barese. Il programma prevede il supporto alle società sportive che accoglieranno minori provenienti da famiglie segnate dalla violenza.
Il Presidente del CR FIPAV Puglia Paolo Indiveri ha spiegato: “Il nostro obiettivo è sostenere le donne vittime di violenza, permettendo ai loro figli di praticare sport gratuitamente. Crediamo che lo sport possa dare un contributo enorme, non solo come strumento di educazione, ma anche come supporto sociale per affrontare queste problematiche. ‘Allenati contro la violenza’ non è solo uno slogan, ma un impegno concreto per diffondere consapevolezza e offrire opportunità a chi ne ha più bisogno”.
La Settimana di Federica continua a rappresentare un momento di riflessione e impegno per il mondo della pallavolo e per l’intera comunità, unendo sport e sensibilizzazione sociale in un messaggio di speranza e cambiamento.
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