MODENA - Nel 3-0 con cui Verona ha battuto una spenta Piacenza, i sedici punti di differenza tra le due squadre nei tre set disputati sintetizzano l’andamento a senso unico della gara.
La squadra di Andrea Anastasi pur soccombendo nettamente è riuscita a prevalere sia riguardo il rapporto ace/errori al servizio (-5 vs -9), che nella percentuale di ricezione positiva (55% a 50%) così come nell’efficacia del primo attacco dopo ricezione positiva e doppio positiva (68% a 65%).
I fondamentali che hanno spostato significativamente l’ago della bilancia nella direzione di Verona sono però stati attacco e muro. 63% a 44% l’efficacia alla schiacciata a favore di Verona, 10 a 3 i muri vincenti per gli scaligeri. Fondamentali questi ultimi che hanno pesato in maniera determinante sulla fase break con Verona capace di mettere a segno un punto ogni 2,92 servizi a differenza di Piacenza a cui sono servite 5,64 azioni iniziate con un suo servizio per realizzare un punto.
I ragazzi di Stoytchev si sono rivelati maggiormente abili anche nel garantirsi un maggior numero di palloni da contrattaccare (32 a 25) grazie ad una miglior correlazione muro-difesa ma soprattutto nel concretizzare questa maggior mole di gioco in punti, con una percentuale d’attacco vincente su contrattacco pari al 62% contro il 48% di Piacenza.
Grande merito di ciò va iscritto agli attaccanti di palla alta dei veneti che anche nella fase sideout si sono fatti sentire nelle situazioni di ricezione negativa, riuscendo a concretizzare tali occasioni in un ottimo 61 % di attacchi vincenti contro il solo 4% di Piacenza, la quale ha chiuso il match con cinque 5 rotazioni negative su sei a livello di punti fatti/subiti (nessuna rotazione negativa invece per Verona).
A livello individuale il regista dei gialloblù Abaev ha fornito molti palloni al proprio opposto (45% alzate distribuite al proprio posto due) con il maliano Keita che lo ha ripagato con l’ennesima prestazione “monstre”: 24 punti in attacco, 71% alla schiacciata e 5 muri vincenti. Palleggiatore russo che pur centellinando i propri centrali (solo 14% palloni alzati in primo tempo) ha ottenuto un superlativo 100% di attacchi vincenti sia da Zingel che da Cortesia.
Il suo corrispettivo di ruolo Brizard ha utilizzato un piano gara con una distribuzione maggiormente equilibrata (32% palloni alzati tra zona uno e due, 27% ai centrali, 41% agli schiacciatori) senza però ottenere risposte significative: Romanò e Bovolenta (i due opposti alternatisi in diagonale al regista francese) entrambi fermi al 40%, i centrali Galassi con il 67% e Simon al 50%, per finire con i due posti quattro, Maar 43% e Andringa 30%.
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