MODENA - Sul suo profilo Instagram ieri sera Valentina Diouf ha lanciato una dura accusa alla Cev sottolineando come i giudici di linea della gara giocata in turchia tra Kuzeyboru Aksaray e il suo Volley Mulhouse Alsace (squadra allenata dal tecnico italiano François Salvagni,) siano stati letteralmente "minacciati dal tecnico della squadra di casa durante la partita" il turco Mehmet Bedestenlioglu.
La dichiarazione di Diouf
"Buonasera. Mi rivolgo alla CEV. Sono una giocatrice del Volley Mulhouse e ho appena finito di giocare la mia partita. È successo qualcosa che non mi era mai capitato nella mia carriera. Non ho mai visto un allenatore avversario minacciare letteralmente i giudici di linea durante una partita. Non ho mai assistito a qualcosa del genere, credetemi. Questa partita è stata assurda. Non ho alcun problema ad accettare la sconfitta, ma questo è lontano dal vero spirito della pallavolo. Credetemi, è lontano dalla pallavolo, non è neanche divertente. Penso che sia la morte della pallavolo. Deve diventare obbligatorio avere il challenge video in tutte le partite di Coppa Europea."
"Il punto è: o diventa obbligatorio il challenge video in tutte le partite, oppure non si possono permettere giudici di linea provenienti dallo stesso paese in cui si gioca la partita. Questo non può garantire il fair play, non può essere reale. La pallavolo è molto rapida, ci sono tanti dettagli che possono fare la differenza tra vincere e perdere. I giudici di linea sono esseri umani, e lo capisco, ma proprio per proteggerli dico questo. Comprendo che non sia corretto criticarli, perché possono commettere errori, ma partite importanti come queste, come le partite europee, non possono essere lasciate nelle mani dei giudici di linea. Sappiamo di avere gli strumenti necessari: se non li avessimo, ok, ma li abbiamo."
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