A1 femminile | 19 dicembre 2024, 14:48

Busto Arsizio: Barbolini, "Lavorare con serenità è la chiave del successo"

Luca Muzzioli

Il tecnico modenese si racconta. Ieri la conferma al 2025/26, un giusto premio per la serenità portata alla squadra e i risultati

Coach Barbolini e il presidente Pirola

Coach Barbolini e il presidente Pirola

BUSTO ARSIZIO - Alla cena degli sponsor il presidente Giuseppe Pirola ha ufficalizzato la conferma per la prossima stagione di Enrico Barbolini, da due stagioni assoluto protagonista nel club bustocco, chiamato in entrambi i casi in corsa per svolte decisive a favore delle farfalle.   

Prima della conferma ci aveva raccontato della sua stagione. 
"Direi che tutto procede bene, grazie. Quando la squadra va bene, anche il resto diventa più semplice. Qui a Busto Arsizio il mio arrivo ha portato qualche risultato positivo, ma più che ‘salvatore’, credo si tratti di lavorare con serenità. All’inizio della stagione, con le prime giornate di campionato, magari non sembrava possibile raggiungere certi obiettivi, ma siamo riusciti a invertire la rotta."

Si è spesso parlato del cambiamento avvenuto con il suo arrivo. Secondo Lei, cosa ha portato questa svolta?
"Me lo chiedono spesso, e rispondo sempre allo stesso modo: non credo di aver fatto nulla di straordinario. Probabilmente abbiamo affrontato le situazioni con maggiore serenità e fiducia. Le ragazze si sono compatte e hanno dato il massimo. Le prime vittorie contro squadre di alto livello ci hanno aiutato a costruire un clima positivo."

Osservando la classifica, siete a soli due punti da una squadra come Milano, che investe tanto. Secondo Lei, quanto conta il budget nello sport?
"Conta, ma poi bisogna scendere in campo. Noi non abbiamo avuto particolari pressioni, e questo ci ha permesso di sfruttare al meglio le occasioni. Certo, anche noi abbiamo avuto qualche incidente di percorso, ma siamo andati oltre le aspettative. Questo rende il lavoro quotidiano molto stimolante."

Ora è pienamente inserito in Serie A1. Come si sente in questo contesto, considerando anche le sue esperienze passate?
"Mi trovo bene, grazie anche alla società, che mi ha sempre dato fiducia. Vivo questa esperienza con serenità, come le stagioni in A2 o altre esperienze passate. È chiaro che in A1 il livello è più alto, ma per me la pallavolo rimane la stessa: vado in palestra con l’obiettivo di fare il massimo per la squadra e, di conseguenza, per me stesso."

Quando la società le ha ridato la panchina, cosa le ha chiesto?
"Nulla di particolare, solo di fare il nostro meglio. L’obiettivo iniziale era una salvezza tranquilla, ma abbiamo battuto squadre come Scandicci, Chieri e Novara. Questo ci ha dato consapevolezza e ci ha permesso di affrontare ogni sfida con più serenità."

Che clima si respira nel gruppo? "Molto sereno. Quando c’è un buon clima, anche i momenti di svago o gli scherzi diventano importanti per mantenere l’umore alto. Questo ci aiuta a lavorare meglio."

Quanto è stata importante la gavetta nella sua carriera?
"Moltissimo. L’esperienza aiuta a gestire giocatrici di ogni tipo e a comprendere dinamiche che non si imparano sui libri. La quotidianità in palestra, negli spogliatoi e nelle partite ti forma e ti permette di affrontare situazioni complesse."

Il DNA modenese, quanto pesa nel suo percorso? "Tanto. Crescere in un ambiente dove la pallavolo è centrale ti dà un bagaglio unico. Ho avuto la fortuna di essere circondato da persone che hanno scritto la storia di questo sport negli ultimi decenni."

Come valuta il campionato di Serie A1 di questa stagione?
"È sicuramente il più competitivo e completo al mondo. Ci sono squadre fortissime anche fuori dall’Italia, ma la nostra lega offre un livello alto dalla vetta alla zona salvezza. Ogni partita è imprevedibile, tranne forse quelle di Conegliano, che resta la favorita."

C’è mai stata la possibilità di lavorare con Velasco o con la Nazionale?
"Con Velasco ho avuto solo un’esperienza come assistente ai tempi della Nazionale femminile, ma nulla di più. La Nazionale è un sogno per chiunque, ma non è un obiettivo immediato. Mi piace concentrarmi sul presente e lavorare stagione per stagione."

Quali saranno le prossime sfide della sua squadra?
"Giocheremo il 26 dicembre a Bergamo e il quarto di finale di Coppa Italia contro Novara il 29. Saranno due partite importanti per il nostro percorso."

E intanto la conferma al 2025/26. Davvero un Buon Natale Enrico.

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