CONEGLIANO - Dopo il successo su Vallefoglia che è valso la qualificazione alla Final Four della Coppa Italia Freccia Rossa dell'8 e 9 febbraio a Bologna, Sarah Fahr, MVP della gara ha analizzato il momento.
Come si chiude questo 2024 al Palaverde, con un’altra vittoria davanti a 5.200 spettatori e la qualificazione alla Final Four di Coppa Italia? "Sono molto contenta di aver finito l’anno con un bel 3-0. Era una partita dentro o fuori, non è mai facile giocare queste gare. Abbiamo avuto alti e bassi, c’è ancora qualcosa su cui lavorare, ma sono felice che siamo riuscite a portare a casa il risultato. Ora ci possiamo godere tre giorni di meritato riposo prima di tornare in palestra, pronte per affrontare un nuovo tour de force."
Dopo il Mondiale e queste ultime partite, come siete riuscite a gestire le energie? "Il Mondiale è davvero impegnativo dal punto di vista fisico, con tante partite ravvicinate. Abbiamo avuto la fortuna di lavorare in una società che cura ogni dettaglio fisico. Gli allenatori e il preparatore ci gestiscono al meglio, trovando il giusto equilibrio per arrivare pronte a ogni sfida."
Il 3-0 contro Vallefoglia sembra un dominio, ma ogni set è stato combattuto. Qual è stata la chiave? "Dipende sempre da come affrontiamo noi la partita. In alcune situazioni non siamo state ciniche o aggressive, abbiamo faticato un po’ a muro-difesa e io personalmente con la battuta. Però è un problema che lascio nel vecchio anno; nel 2025 si volta pagina."
Hai chiuso l’anno vincendo tutto tra nazionale e club, con solo due sconfitte. Come ricorderai il 2024? "È stato un anno meraviglioso, difficile da dimenticare. Faccio fatica a realizzare tutto quello che è successo, ma preferisco non soffermarmi troppo: mi dà la spinta per migliorare sempre di più. Sono curiosa di vedere cosa ci riserverà il 2025, perché abbiamo ancora tanti obiettivi da conquistare."
Dopo le difficoltà iniziali, sei tornata decisiva con il muro al Mondiale per Club. Come ti senti ora? "Ho lavorato molto su questo fondamentale e ho avuto accanto persone che mi hanno aiutato a capire che era una questione mentale. Sono felice di aver ritrovato il mio muro e spero di continuare su questa strada."
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