Superlega | 03 gennaio 2025, 12:00

Del Monte Coppa Italia: L'analisi. Verona avanza, "Break point e ricezione decisivi per le Final Four"

Filippo Vagli

Del Monte Coppa Italia: L'analisi. Verona avanza, "Break point e ricezione decisivi per le Final Four"

MODENA - La Rana Verona con il successo per 3-2 sulla Gas Sales Bluenergy Piacenza ha scritto una pagina memorabile della propria storia conquistando per la prima volta l'accesso alle Final Four di Coppa Italia.

Una maratona di due ore e sette minuti di grande pallavolo con entrambe le squadre che si sono battute punto a punto nella quale il quinto set è stato decisivo con Verona che ha saputo imporsi in virtù di una migliore gestione degli errori, una ricezione più efficace e una maggiore capacità di capitalizzare i break point.

Le piccole differenze in ciascun fondamentale hanno accumulato un vantaggio per Mozic e compagni che, alla fine, si è rivelato essere decisivo. I numeri dimostrano come le due squadre abbiano disputato l’intero match in un sostanziale equilibrio con le differenze nei vari aspetti del gioco, che seppur minime, hanno messo in evidenza l'importanza di ogni singolo punto. Verona ha mostrato una superiorità nella ricezione, con una percentuale del 48% contro il 40% di Piacenza.

Dato importante quest’ultimo dal momento che una buona ricezione permette di costruire attacchi più efficaci e di mantenere il controllo del gioco. Anche in attacco, Verona ha avuto un leggero vantaggio, con una percentuale di successo alla schiacciata del 47% rispetto al 44% di Piacenza, altro fattore che ha contribuito a mantenere alto sia il ritmo che la pressione sui rivali. Un altro aspetto da considerare è stata la gestione degli errori con Verona che ha commesso 15 errori, mentre Piacenza ne ha fatti 19.

In un match così combattuto, ogni errore si trasforma in un'opportunità per l'avversario, e Verona ha saputo approfittarne meglio. Inoltre, il numero di break point ottenuti da Verona (30) rispetto ai 23 di Piacenza ha evidenziato una maggiore capacità dei veneti di capitalizzare le occasioni di vantaggio.

Seppure Verona abbia prodotto meno ace (3) rispetto ai 5 di Piacenza, ha dimostrato di avere un servizio più solido e meno falloso, con 15 errori contro i 19 di Piacenza.

Aspetto che ha permesso ai veronesi di mantenere una maggiore costanza dai nove metri riducendo l'impatto negativo degli errori. Tuttavia, Piacenza ha maggiormente brillato nel fondamentale del muro, con 15 muri vincenti contro i 13 di Verona. Ma al di la di questi numeri la vera differenza, come già detto, è stata la maggior lucidità di Verona nel quinto set con l’ottima attitudine dei ragazzi allenati da Radostin Stoytchev di mantenere la calma e sfruttare al meglio le occasioni nei momenti più caldi del match.

Aspetto mentale spesso sottovalutato, che in partite così equilibrate può essere quello che segna il confine tra vittoria e sconfitta. Gioco molto orientato verso le bande per entrambi i palleggiatori. Leggermente più variata la regia di Brizard (34% di alzate per il proprio opposto, 19% di alzate in primo tempo e 47% verso i posti quattro) a differenza di Konstantin Abaev, il palleggiatore degli scaligeri, che ha alzato solo il 13% dei palloni in primo tempo, il 43% ai posti quattro, forzando molto il gioco sul proprio opposto, il maliano Noumory Keita, il quale lo ha ripagato con una prestazione di altissimo livello portando a casa un bottino complessivo di 30 punti, con 2 ace e un eccezionale 56% di positività in attacco, numeri che lo hanno eletto ad indiscusso protagonista della serata. 

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