Superlega | 15 gennaio 2025, 17:00

Superlega: L'analisi di Perugia-Trento 2-3, 40 errori punto per i vincitori

Filippo Vagli

Superlega: L'analisi di Perugia-Trento 2-3, 40 errori punto per i vincitori

MODENA - La partita tra Perugia e Trento, conclusasi con la vittoria dei trentini per 3-2, ha messo in evidenza un incontro caratterizzato da grande intensità e agonismo nel quale Trento ha saputo capitalizzare meglio le opportunità, nonostante alcune statistiche sfavorevoli quali un minor numero totale di punti conquistati (112 punti, contro i 113 messi a segno da Perugia) e un maggior numero di errori punto (40 contro i 32 di Perugia).

Entrambe le squadre hanno mostrato difficoltà al servizio, con Perugia che ha messo a segno 8 ace contro i 6 di Trento a fronte di un elevatissimo numero di errori: Perugia 24, Trento 32. Aspetto quest’ultimo che ha influito sulla fase di break: Perugia ha conquistato un break point ogni 4,04 servizi, mentre Trento ha faticato di più, raggiungendo un break point ogni 4,31 servizi.

Nella fase di ricezione – attacco la squadra di Fabio Soli ha mostrato una maggiore efficienza segnando un punto ogni 1,65 ricezioni, mentre Perugia ha saputo concretizzare un cambio palla ogni 1,78 ricezioni.

In termini di ricezione, Trento ha mantenuto un 49% di ricezione positiva con un 25% perfetta, leggermente superiore rispetto al 48% positivo e 21% perfetto di Perugia.

Trento ha dimostrato anche una migliore gestione dell’attacco con una positività del 44% rispetto al 41% di Perugia. Inoltre, un altro aspetto chiave è stata la gestione delle cosiddette “palle sporche” subendo un minor numero di muri vincenti (12 contro i 16 di Perugia) e commettendo meno errori diretti in attacco (5 rispetto agli 8 di Perugia).

Questa capacità di gestire al meglio le situazioni complesse ha permesso a Trento di mantenere un vantaggio determinante per il risultato finale nei momenti decisivi della partita.

In conclusione, la vittoria di Trento su Perugia, ha dimostrato come l’Itas sia riuscita a capitalizzare meglio le occasioni create, mostrando un’efficacia superiori nelle fasi cruciali del match. La capacità di gestire il contrattacco e le palle sporche, unita a una migliore efficienza in ricezione e attacco, ha fatto la differenza.

La distribuzione dei palleggiatori ha evidenziato come Giannelli abbia utilizzato maggiormente i suoi opposti rispetto a Sbertoli (31% delle alzate in zona due contro il 23% del suo pari ruolo), mentre il palleggiatore dei dolomitici ha utilizzato molto di più il gioco in primo tempo (27% rispetto al 14% del capitano degli umbri) con entrambi i palleggiatori che hanno utilizzato in modo simile la zona 4 (Giannelli 55%, Sbertoli 50%).

Un piano gara quello di Giannelli con una una strategia maggiormente focalizzata su attacchi dalle bande (zona 2 e zona 4), a differenza di quello proposto da Sbertoli che ha mostrato una maggiore volontà di utilizzare gli attacchi in primo tempo, indicando un approccio più variegato nel suo gioco.

L'analisi delle prestazioni individuali ha messo in luce le difficoltà degli opposti i quali si sono rivelati al di sotto degli abituali standard in entrambe le squadre. Per Perugia, Ben Tara ha faticato a trovare il ritmo, con un'efficacia del 32% in attacco e nessun muro vincente. La sua sostituzione con Herrera non ha portato a un miglioramento significativo, poiché quest'ultimo ha raggiunto solo il 37% di efficacia in attacco e non ha contribuito con ace. Analogamente, Trento ha vissuto una situazione simile con Gabriel Garcia, il quale ha registrato un'efficacia del 32% prima di essere sostituito da Kamil Rychlicki, che ha ottenuto un ancora più basso 25%.

Passando alla zona quattro, le prestazioni di Alessandro Michieletto e Yuki Ishikawa si sono distinte per la loro efficacia. Michieletto ha realizzato 22 punti, con un'efficacia del 46% in attacco e un eccellente 53% di ricezioni positive, dimostrando di essere un punto di riferimento fondamentale per la sua squadra.
Dall'altra parte della rete, il funambolico giapponese Ishikawa ha contribuito in modo significativo per Perugia con 15 punti e un 50% di efficacia in attacco. La loro performance ha fornito un grande equilibrio all'attacco sia di Trento che di Perugia, compensando in parte le difficoltà degli opposti.

Infine, la prestazione di Barhta, centrale di Trento, è stata una nota positiva per l’Itas. Con un significativo 68% in attacco e 3 muri vincenti, ha dimostrato di essere un elemento cardine nel gioco sia offensivo che difensivo di Trento. Il differenziale di +11 tra punti ed errori ha evidenziato la sua capacità di contribuire in modo significativo a portare punti in carniere, riducendo al contempo gli errori.

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