L'evoluzione delle sponsorizzazioni nella pallavolo è un fenomeno che ha attraversato varie fasi, tutte accomunate dall'obiettivo di creare un rapporto sinergico tra il mondo dello sport e quello delle aziende, con benefici reciproci in termini di visibilità, crescita e sviluppo. In questo articolo ripercorreremo quali sono state le tappe che hanno portato alla diffusione dei vari marchi in questa disciplina.
Sebbene in altri sport, come il calcio, le sponsorizzazioni da parte di casinò e brand di scommesse siano state molto comuni, ad esempio, nella pallavolo sono invece meno frequenti. Ciononostante l'interesse per le scommesse sulla pallavolo è in netta crescita, con le piattaforme di betting che offrono le loro quote per i match delle competizioni più importanti, sempre aggiornate e a portata di mano grazie alle app scaricabili sul telefono.
D'altronde il connubio fra iGaming e smartphone non è vincente solo per il mondo del betting ma per il gioco online in generale, come testimoniano le applicazioni mobile dei casinò online italiani in continuo aumento.
La storia della pallavolo, ad ogni modo, è costellata di partnership con aziende di diversi settori, che hanno contribuito alla crescita e alla diffusione di questo sport. Dalle prime sponsorizzazioni locali degli anni '80 all'arrivo dei grandi marchi internazionali, l'evoluzione degli sponsor nella pallavolo riflette i cambiamenti socio-economici e l'aumento di popolarità di questa disciplina.
Gli Anni ’80 e le realtà locali
Negli anni '80, il panorama delle sponsorizzazioni nella pallavolo era caratterizzato principalmente da aziende locali che vedevano nelle squadre un'opportunità di marketing a livello regionale. Si trattava spesso di piccole e medie imprese, legate al territorio, che supportavano le società sportive in cambio di visibilità e promozione dei propri prodotti o servizi. Queste sponsorizzazioni, pur essendo di portata limitata, rappresentavano un importante sostegno per le squadre, contribuendo alla loro sopravvivenza e allo sviluppo del movimento pallavolistico.
La svolta con la generazione di fenomeni
Un punto di svolta fondamentale nel rapporto tra sponsor e pallavolo, si è avuto a partire dagli anni '90, con l'avvento della cosiddetta "generazione di fenomeni”, soprannome dato al gruppo di giocatori che costituirono l'ossatura della nazionale maschile italiana di volley nel corso degli anni '90, considerata tra le squadre più forti di tutti i tempi. Agli ordini di coach come Julio Velasco (uomo di riferimento della pallavolo italiana, vincitore con la selezione femminile anche alle ultime Olimpiadi di Parigi 2024) e Bebeto la selezione azzurra conquistò una serie di successi internazionali che portarono una grande visibilità alla pallavolo. Questo boom di popolarità attirò l'interesse di sponsor di maggiore rilievo, tra cui grandi aziende nazionali e internazionali. Iniziarono a comparire marchi noti sulle maglie delle squadre e nei palazzetti, segnando un passaggio cruciale verso la professionalizzazione della pallavolo.
Parallelamente alle sponsorizzazioni delle squadre, si svilupparono anche le partnership con gli official sponsor delle competizioni. Queste sponsorizzazioni, di solito di portata maggiore rispetto a quelle delle singole squadre, coinvolgevano aziende di spicco che legavano il proprio nome a importanti eventi sportivi, come i campionati nazionali, le coppe europee e le competizioni internazionali. Questo tipo di sponsorizzazione offriva alle aziende una visibilità ancora più ampia, raggiungendo un pubblico vasto e diversificato.
Gli sponsor più conosciuti della pallavolo
Tra gli sponsor più conosciuti nella storia della pallavolo, sia a livello di squadre che di competizioni, possiamo citare molte aziende italiane, ad esempio la Lube, marchio di cucine che sponsorizza l’omonima società marchigiana, o Imoco sponsor della squadra femminile di Conegliano, ma anche marchi del settore alimentare (si pensi a Del Monte, che sponsorizza la Coppa Italia) o marchi di abbigliamento, si pensi a Benetton, per anni sponsor di Treviso, istituti bancari (si pensi a Credem Banca, sponsor della Superlega maschile, Serie A2 e Serie A3) e compagnie assicurative, o aziende di telecomunicazioni (Tim ad esempio è stata per diversi anni sponsor del campionato di massima serie) o a Tigotà, catena di negozi molto popolare in Italia, specializzata nella vendita di prodotti per la bellezza, la cura della persona e della casa, che sponsorizza Serie A1 e Serie A2 della lega femminile.
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