MODENA - Il rumors di un riassetto societario che vedesse i fratelli Christian e Michele Storci (proprietari di Atlantic Fluid Tech) acquisire maggiori quote del club Modena Volley era nell'aria, con relativo passo indietro (a livello di percentuale quote) dell'attuale proprietaria Giulia Gabana.
Come avevamo riportato già nelle settimane scorse c'erano stati alcuni movimenti interni alla famiglia Storci per quanto riguarda la redistribuzione delle quote societarie, nei prossimi giorni questi movimenti potrebbero essere messi nero su bianco anche per quanto riguarda la rilevazione delle parti di Giulia Gabana in un cambiamento che porterebbe le quote dall'odierno 70% Gabana e 30% Storci a un 60% Storci e 40% Gabana, cambiamento che andrà poi formalizzato più avanti.
Le anticipazioni della Rosea con tanto di percentuali fanno intendere che la notizia - che ieri il club ha cercato di minimizzare con una nota che di fatto è invece una conferma - sia fondata e vedrà così tornare la proprietà del club in mani modenesi dopo che Giulia Gabana ha gestito la società dal giugno 2022, quando ereditò la società dalle mani di Catia Pedrini.
La stagione 2022/2023 è stata nettamente la migliore dal punto di vista dei risultati, con la ciliegina sulla torta della vittoria della Coppa Cev. Una stagione però in cui Gabana non ha scelto nulla, avendo ereditato una squadra già fatta essendo giugno inoltrato. Le stagioni contraddistinte dalle scelte di Gabana, ovvero le ultime due, purtroppo sono state - almeno sin qui - di gran lunga sotto gli standard della storia modenese.
Se lo scambio di quote, ed il passaggio della famiglia Storci come proprietaria di maggioranza di Modena, sembra cosa fatta, ancora non si capisce bene quale sarà il ruolo di Gabana nella nuova società. C'è chi dice che potrebbe rimanere come presidentessa, per esempio.
Ora la palla passa in mano ai fratelli Storci che, una volta proprietari della maggioranza della società, potranno incidere e operare le loro strategie anche se la squadra per la prossima stagione pare cosa fatta e non certo un upgrade rispetto a quella attuale.
Cambierà poi il motore della struttura societaria che da anni contribuisce ad un lento declino di risultati ed appeal della società a livello nazionale?
Commenti