Superlega | 20 febbraio 2025, 10:53

Superlega: L'analisi. Verona schianta Piacenza con numeri netti in attacco e al servizio

Filippo Vagli

Superlega: L'analisi. Verona schianta Piacenza con numeri netti in attacco e al servizio

MODENA - Piacenza sta attraversando un periodo complicato: è arrivata la quarta sconfitta consecutiva per i Lupi, che hanno ceduto il passo a Verona con un netto 3-0 nello scontro diretto per il quarto posto.

Gli ospiti hanno dimostrato una grande determinazione, raggiungendo così gli emiliani, che ora si trovano in svantaggio a causa di un quoziente set meno favorevole.

Dall'analisi dei dati emergono chiaramente alcuni aspetti chiave che hanno contribuito al risultato finale. Piacenza ha dimostrato una maggiore fallosità con 22 errori punto, rispetto ai 14 di Verona: uno scarto significativo che influito sull'andamento della partita.

La fase break ha messo in evidenza un divario sostanziale tra le due squadre. Verona ha guadagnato un punto ogni 3,17 battute, mentre Piacenza ha avuto bisogno di 7 battute per ottenere un punto. I veneti hanno mostrato una miglior efficienza sia al servizio (7 ace e 10 errori, contro un solo ace e 10 errori per Piacenza), che a muro, con 11 muri punto contro i 6 di Piacenza, evidenziando una maggiore solidità a rete.

Anche nel contrattacco gli scaligeri ha avuto una percentuale di positività maggiore, con il 41%, rispetto al 35% degli emiliani, risultando maggiormente efficace nel trasformare le situazioni di attacco dopo le azioni di muro-difesa in punti.

Anche se il divario è stato meno marcato, Verona ha avuto un leggero vantaggio pure nella fase sideout, conquistando un punto ogni 1,4 ricezioni rispetto al punto ogni 1,97 di Piacenza. Keita e compagni che hanno mostrato una leggera superiorità nella ricezione (43% di positività contro il 40% di Piacenza) e una netta superiorità nell'attacco, con un'efficacia del 53% rispetto al 46% di Piacenza.

Un dato interessante è quello secondo il quale i biancorossi non hanno registrato nemmeno un segno positivo in alcuna delle sei rotazioni, con una punta negativa di meno 7 in fase P5. Al contrario, Verona ha avuto una sola rotazione leggermente inefficiente (P5 con meno due tra punti fatti e subiti) con un'ottima performance in fase P1, con una punta di massima efficienza di più 11.

In sintesi, la partita ha visto Verona prevalere su Piacenza grazie a una maggiore efficacia in fase di attacco, una migliore gestione del servizio e una solidità difensiva superiore.

Gli errori di Piacenza, uniti alla difficoltà nel capitalizzare le occasioni, hanno contribuito al risultato sfavorevole. L'analisi delle prestazioni individuali mette in evidenza differenze significative nel gioco e nell'efficacia degli attaccanti, nonché nelle scelte dei palleggiatori.

Il regista di Piacenza, Antoine Brizard, ha mostrato una chiara preferenza per i posti quattro, con il 51% delle alzate indirizzate verso i propri schiacciatori – ricevitori. Ha distribuito il 34% dei palloni agli opposti (ruolo in cui c’è stata l’ormai consueta alternanza tra Romanò e Bovolenta) con una bassa percentuale di alzate in primo tempo (15%). Dall’altra parte della rete Konstantin Abaev ha utilizzato con analoga percentuale gli attaccanti di primo tempo (15%) ma mettendo in mostra una distribuzione più equilibrata tra zona due e zona quattro dedicando il 43% delle proprie alzate a Keita (schierato come opposto) e il 42% ripartito tra i due posti quattro (Sani e Mozic).

Riguardo gli attaccanti, solo Uros Kovacevic in casa piacentina si è distinto per la sua alta percentuale d'attacco (62%), rendendolo l'unico attaccante di rilievo in un contesto altrimenti difficile per la squadra che fino a domenica è stata di Andrea Anastasi. Mentre per Verona, Keita ha realizzato 17 punti con una percentuale di attacco del 50%, dimostrando di essere il solito attaccante affidabile e produttivo così come Mozic ha avuto un impatto notevole sulla gara, convertendo il 64% delle alzate ricevute in punti e mostrando un'elevata efficacia. Ottimo anche il contributo offensivo del centrale Vitelli che ha convertito in punti 3 dei 4 palloni ricevuti in attacco. 

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