Beach Volley: Già tramontato il progetto Zaytsev... Lupo resta solo

MODENA - E' già tramontato il progetto Los Angeles 2028 di Ivan Zaytsev nel beach volley.

Dopo una sola estate, Zaytsev, nonostante gli ambiziosi propositi illustrati nella conferenza stampa di un anno fa temutasi nella sede federale di Roma, al fianco di coach Marco Solustri e dallo stesso Daniele Lupo, e le successive dichiarazioni rilasciate appena lo scorso settembre alla Gazzetta dello Sport che ne celebrava quelle che dovevano essere le sue ultime schiacciate indoor ("Aiuto Monza nella consacrazione definitiva, ma questa potrebbe essere la mia ultima stagione indoor. Con Daniele Lupo siamo tanto pazzi da puntare in alto nel beach volley, ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028"), lo schiacciatore ha infatti già lasciato solo l'argento olimpico di Rio2016 Daniele Lupo, decidendo di continuare a giocare ancora nell'indoor.

Eppure solo a Novembre, intervistato da podcast sportivi, raccontava: “Mi si è riaccesa la scintilla. Voglio provare a raggiungere l’Olimpiade in uno sport diverso e nel volley ci sono riuscite solo due persone. Io voglio avere la consapevolezza di aver dato tutto”.

Invece no. Lupo, perso un anno, si trova oggi costretto a ricostruire da capo un progetto. "Essere allenato da un grande come Solustri e avere avuto al fianco un compagno come Ivan è stato incredibile". Ma il progetto con Zaytsev è già naufragato:  "Ivan ha deciso di continuare ancora qualche anno con la pallavolo indoor. Questo cambia tutto per me" conferma Lupo nel bel progetto podcast federale "Bv On The Road – Le voci del beach volley italiano" che si può ascoltare su Spotify.

Guardando al futuro, Lupo è consapevole dell'urgenza di ripartire: "Mancano quattro anni a Los Angeles 2028, e anche se possono sembrare tanti, non lo sono. Il percorso olimpico si costruisce da adesso, quindi devo trovare subito un nuovo compagno".

Un progetto che - come era ampiamente prevedibile - si è già chiuso. Il cammino per Los Angeles avrebbe infatti comportato per Zaytsev la necessità di dedicarsi anima e corpo al beach volley interrompendo completamente il suo cammino nella pallavolo indoor rinunciando così ai contratti che invece l'indoor riesce ancora a garantirgli, almeno nei campionati esteri.

Di contro nel beach volley sarebbe stato atteso da anni di lavoro per cercare punti nei tornei minori per qualificarsi nei circuiti che contano a livello internazionale, senza garanzie di farcela e senza rientrare  in piani federali (volti alla crescita di coppie, giustamente, più giovani e futuribili).