Superlega: L'analisi. Verona più efficace in sideout e attacco, Taranto spreca in break point

MODENA - Nella partita in cui Verona ha trionfato a Taranto con il punteggio di 3-2, i veneti hanno conquistato un ottimo quarto posto in regular season. Al contrario, la sconfitta ha costretto Taranto ad affrontare una retrocessione difficile da accettare, dopo una stagione in cui i pugliesi hanno perso diverse occasioni per assicurarsi la salvezza.

L'analisi del match evidenzia un incontro caratterizzato da un grande equilibrio, come dimostrano i numeri e il risultato finale. Taranto ha mostrato una certa superiorità nel differenziale tra ace e battute sbagliate, con un -9 rispetto al -10 di Verona.

Inoltre, Taranto ha ottenuto un maggior bottino nei contrattacchi, con una percentuale del 53% rispetto al 47% di Verona, e ha realizzato più muri vincenti (12 contro 8). Tuttavia, nonostante questi numeri promettenti, Taranto non è riuscita a capitalizzare adeguatamente, il che si evidenzia dal fatto che il break point medio è stato meno efficace rispetto a quello di Verona: 1 break point ogni 3,48 servizi per Taranto contro 1 ogni 3,31 per Verona. Questo significa che, nonostante avesse avuto numeri migliori in alcune aree del gioco, Taranto non ha saputo sfruttare al meglio le opportunità di break. Nella fase di sideout, la differenza a favore di Verona è stata più marcata.

La Rana ha mantenuto un cambio palla ogni 1,63 ricezioni, mentre la Gioiella ha ottenuto un cambio palla ogni 2 ricezioni. La qualità della ricezione è stata un fattore chiave, con Verona che ha raggiunto una maggior positività (40% rispetto al 33% di Taranto).

Inoltre, l'attacco dei veneti si è dimostrato più efficace, con una percentuale del 57% rispetto al 50% degli avversari. Elementi che indicano una maggiore solidità della squadra veneta nel gestire e finalizzare le azioni, con il risultato finale che ha premiato la squadra che ha saputo capitalizzare meglio le proprie opportunità, in particolare nella fase di sideout.

Taranto ha avuto momenti di buona prestazione, come evidenziato dai numeri nella fase break, ma la capacità di concretizzare tali vantaggi si è rivelata insufficiente. La qualità della ricezione e dell'attacco ha fatto la differenza a favore di Verona, permettendo alla squadra di Radostin Stoytchev di ottenere il successo in un match all’insegna dell’equilibrio. Entrambi i palleggiatori hanno mostrato una distribuzione speculare, con il 35% delle alzate dirette agli opposti, il 14% in primo tempo e il restante 51% agli schiacciatori di posto 4. L’opposto di Verona, Keita, ha avuto un impatto straordinario sulla partita, convertendo il 64% delle alzate ricevute e totalizzando 35 punti, di cui 28 in attacco, 5 al servizio e 2 a muro.

Nonostante una non eccelsa percentuale di efficacia in attacco del 41%, il posto quattro Mozic ha offerto un contributo significativo in ricezione, con un 69% di ricezioni positive. Questo equilibrio tra attacco e ricezione lo rende un giocatore fondamentale per il sistema di gioco di Verona. In casa tarantina, con un'efficacia del 46% in attacco, l’opposto Gironi ha fornito un contributo discreto, ma non eccezionale, rispetto al suo omologo Keita.

Il posto quattro canadese classe 200 Hofer ha chiuso con un’ottima percentuale di efficacia in attacco (53%), ma ha faticato terribilmente in seconda linea con solo il 18% di ricezione positiva. Simile a Hofer, anche l’altro posto quattro Tim Held, il quale ha mostrato un’ottima capacità offensiva con il 55% di positività alla schiacciata, ma anche lui con grandi difficoltà in ricezione, con il 33% di ricezioni positive.

La loro prestazione in attacco non è stata sufficiente a compensare le debolezze in ricezione. Verona ha beneficiato di un opposto in grande condizione, capace di capitalizzare le alzate ricevute. Al contrario, Taranto ha mostrato le croniche difficoltà in ricezione, che hanno limitato l'efficacia complessiva della squadra.