Quarti - Gara 1
Rana Verona - Gas Sales Bluenergy Piacenza 1-3 (23-25, 25-23, 17-25, 20-25)
Rana Verona: Abaev 1, Sani 10, Cortesia 3, Jensen 15, Ewert 15, Zingel 0, D'Amico (L), Keita 2, Spirito 0, Bonisoli (L), Vitelli 4. N.E. Chevalier, Mozic, Zanotti. All. Stoytchev.
Gas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 6, Mandiraci 13, Simon 13, Romanò 16, Maar 19, Galassi 7, Scanferla (L), Bovolenta 1. N.E. Salsi, Kovacevic, Ricci, Andringa, Gueye, Loreti. All. Travica.
ARBITRI: Carcione, Zavater.
NOTE - durata set: 28', 32', 26', 30'; tot: 116'.
VERONA - Gas Sales Bluenergy Piacenza si impone per 3-1 su Rana Verona in Gara 1 dei Quarti di Finale dei Play Off Scudetto, interrompendo la serie negativa di tre sconfitte stagionali contro gli scaligeri. La squadra di Ljubo Travica ha dimostrato continuità e carattere, reagendo con decisione nei momenti chiave della partita, soprattutto dopo aver ceduto il secondo set. Quattro biancorossi in doppia cifra: Maar (19 punti), Romanò (16), Mandiraci e Simon (13), con il terzo parziale chiuso con un impressionante 86% di efficacia in attacco.
In avvio di gara, Verona si presenta senza Mozic, fermato da un risentimento muscolare, ma a sorprendere è soprattutto l’assenza per tre set e mezzo di Keita, rimasto in panchina per scelta tecnica.
Stoytchev affida così la diagonale a Abaev e Jensen, con Sani ed Ewert in banda, Cortesia e Zingel al centro e D’Amico libero. Piacenza risponde con Brizard in regia, Romanò opposto, Maar e Mandiraci schiacciatori, Galassi e Simon al centro, Scanferla libero.
La partita - Il primo set è equilibrato: Verona parte meglio (3-0), Piacenza rientra con le accelerazioni di Mandiraci e Romanò, impattando sul 14-14. Gli scaligeri mantengono un piccolo vantaggio fino al 19-19, poi un ace di Bovolenta porta avanti gli ospiti (21-22). Il set si chiude sul 22-25, con l’errore al servizio di Vitelli appena entrato.
Nel secondo parziale, Verona alza il ritmo con Jensen e Ewert sugli scudi (10-7). L’ace di Mandiraci riporta in parità il punteggio (14-14), ma Jensen risponde con un altro ace per il 16-14. Piacenza prova a rimanere attaccata, ma un muro di Ewert regala tre set point a Verona, che chiude sul 25-23 con un attacco del proprio opposto.
Il terzo set segna la svolta della partita. Dopo una partenza equilibrata (9-9), Piacenza prende il controllo con un break devastante firmato Romanò e Galassi, che porta i biancorossi avanti 10-14. Gli scaligeri non riescono a rispondere e subiscono l’allungo finale, con Simon e Maar che chiudono il set sul 17-25.
Nel quarto parziale, Verona resta aggrappata alla partita (8-6), ma Brizard trascina i suoi alla parità (9-9). Solo in questo momento fa il suo ingresso Keita, che segna subito il punto dell’11-11, ma senza riuscire a cambiare l’inerzia del match. Piacenza accelera con Romanò e Maar, aumentando il divario fino al 17-22. Il match si chiude con un attacco di Maar per il 20-25, regalando agli emiliani il vantaggio nella serie.
Nel post-partita, il tecnico di Piacenza Ljubo Travica si è detto soddisfatto della prestazione della squadra: “Il nostro campionato inizia adesso, abbiamo dimostrato di poter crescere ancora molto. Questa squadra ha ampi margini di miglioramento, siamo al 60% delle nostre possibilità”.
Così Radostin Stoytchev, allenatore di Rana Verona: "Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Si è complicata ulteriormente con le assenze. Peccato per il primo set, dove abbiamo giocato bene, ma nel finale ci è mancato qualche contrattacco, perché avevamo la possibilità di chiuderlo. Anche il secondo l'abbiamo gestito bene, ma dal terzo in poi i piacentini hanno iniziato a mettere pressione in battuta e soprattutto noi non riuscivamo a contrastarli con il muro-difesa".
In casa Verona, resta il dubbio sulla scelta tecnica (?) di lasciare Keita in panchina per tre set e mezzo, un’assenza che ha fatto discutere e che potrebbe rivelarsi un fattore chiave in vista di Gara 2.
Il secondo atto della serie si giocherà domenica 16 marzo alle 16.00 al PalaBancaSport di Piacenza, con gli scaligeri chiamati a rispondere per riequilibrare la sfida.
Commenti