ATENE - Archiviata gara 1 della semifinale play off nel campionato greco con il suo Olympiakos, alla vigilia dei Quarti di Champions League, Dragan Travica guarda al campionato italiano con un occhio al suo futuro italiano.
Sarà il vice Porro alla Gas Sales Bluenergy Piacenza.
La curiosa trattativa che ha portato suo padre, Ljubomir, alla guida di Piacenza ha avuto un retroscena singolare. "Sapete come funzionano queste cose: 'Sei disponibile?', 'Hai voglia…?', chiacchierate pre-firma. Io e mio padre abbiamo lo stesso procuratore. Dopo due giorni mio padre mi manda uno screenshot di una conversazione fra un dirigente e il procuratore, dicendomi che forse avevano sbagliato a mandarla a me. Intanto il procuratore mi diceva di chiedere a mio padre di rispondere."
Un ritorno in Italia è un’idea che lo affascina. "Io e mia moglie avevamo voglia di tornare vicino casa nostra. Mi sono tolto grandi soddisfazioni qui, ma voglio chiudere la carriera dove tutto è partito, vivere un'altra parentesi in una squadra di alto livello in un campionato top, giocare per qualcosa di importante in Italia. Sono stato benissimo qua, ma l’Italia mi è mancata molto sotto l’aspetto pallavolistico. L’idea di tornare mi stimola molto."
Se c’è una cosa che non lo attira, invece, è il ruolo da allenatore. "Non mi interessa per niente, forse perché da una vita ho un allenatore in casa. Al massimo mi piacerebbe fare il direttore sportivo o il team manager. L’allenatore deve avere tanta pazienza."
Una promessa personale lo ha sempre accompagnato nella sua carriera. "Gli anni di Padova sono stati anni in cui lottavamo per i Play Off, non per retrocedere. È stata una mia promessa interiore, quella di non retrocedere mai, più che vincere tanti scudetti. Mi motiva molto. Per fortuna non ho mai vissuto quest’esperienza e spero di non viverla, credo sia tosta. Chi lotta per non retrocedere si abitua a perdere e poi si ritrova a dover vincere le partite importanti e delicate a fine stagione. Sono annate molto complicate, giochi una volta a settimana e magari hai perso quattro volte consecutive."
L’equilibrio tra campionato ed Europa è un’altra sfida che, secondo Travica, ogni squadra deve affrontare con il giusto approccio. "Inevitabilmente giochi una Gara 1 di Semifinale con in testa la gara di mercoledì di Champions. È inevitabile, discorsi come 'giocare partita per partita' sono frasi fatte. È normale che ti porti dietro qualche pensiero, devi incanalarlo in modo giusto. Devi trovare la motivazione di fare una bella partita prima di un evento importante, trovare delle sicurezze in un periodo in cui non ti alleni tanto può essere una motivazione in più, come pure l'idea di vincere in tre set per andare a casa a riposare. Credo che ogni partita possa essere utile per la successiva."
Infine, il ruolo dei veterani in squadra è per lui chiaro. "Il nostro ruolo è farsi trovare pronti quando serve, portare un po’ di tranquillità ed esperienza in una partita complicata. Se entra il secondo palleggiatore, vuol dire che la situazione è complicata. Ma credo che l’aiuto più grosso lo si dia in settimana, nella qualità degli allenamenti, nei suggerimenti su come comportarsi ai ragazzi più giovani, con qualche pacca sulla spalla e qualche sorriso in più. La saggezza di un 'anziano' può aiutare la frenesia di un giovane."
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