MODENA - L'analisi della partita tra Cucine Lube Civitanova e Allianz Milano ha messo in luce un incontro estremamente equilibrato, come confermano i dati finali che mostrano una differenza di soli tre punti tra le due squadre (115 a 112), a favore peraltro della squadra che, sorprendentemente, ha poi subito la sconfitta.
La Lube ha ottenuto un break point ogni 3,63 battute, mentre Milano ogni 3,96 con i marchigiani che hanno avuto una maggiore capacità di sfruttare le occasioni per guadagnare punti in situazioni di breakpoint.
Lube ha avuto una prestazione superiore anche al servizio, con 8 ace e 20 errori rispetto ai 5 ace e 22 errori di Milano. Civitanova superiore anche nel conteggio dei muri vincenti (12 contro i 9 di Milano). Anche in fase sideout la Lube ha dimostrato una certa superiorità, riuscendo a convertire 1 punto ogni 1,68 ricezioni, mentre Milano ha messo a segno 1 punto ogni 1,81 ricezioni con gli uomini di Medei capaci di un'efficacia complessiva in attacco del 53% contro il 50% di Milano.
I ragazzi del coach Roberto Piazza hanno registrato risultati migliori solo in due aspetti: la ricezione positiva, con un 45% rispetto al 40% della Lube, e nel contrattacco, dove hanno ottenuto un 49% di attacchi vincenti contro il 41% della Lube su rigiocata. Questo suggerisce che, nonostante la maggior parte delle statistiche siano state favorevoli alla Lube in più aspetti del gioco, il risultato finale ha premiato Milano, evidenziando l'importanza di essere in grado di capitalizzare nei momenti decisivi del match.
La pallavolo non è una scienza estata ma una disciplina in cui la lucidità e la determinazione nei momenti chiave possono fare la differenza. La capacità di Milano di rimanere concentrata e sfruttare al meglio le proprie opportunità nei momenti critici della gara (ad esempio dal 20 al 25) è stata fondamentale per il successo finale. In sintesi, sebbene Lube abbia eccelso in numerosi aspetti del gioco, Milano ha dimostrato una maggiore abilità nel gestire la pressione e nel trasformare le occasioni decisive in punti, un fattore cruciale in uno sport ricco di emozioni come la pallavolo.
L'analisi delle prestazioni individuali evidenzia diversi aspetti chiave che hanno influenzato l'esito della gara.
I due palleggiatori, Mattia Boninfante per Civitanova (sostituito dall’esperto Orduna nel tie-break) e Paolo Porro per Milano hanno mostrato un piano gara speculare, con un 30% dei palloni indirizzati ai propri opposti, un 18% in primo tempo e il restante 52% diviso fra i posti quattro.
Il belga Ferre Reggers ha risposto con una performance di altissimo livello, attaccando con un 59% di positività. La fiducia riposta in lui da Porro ha pagato, dimostrando come una buona intesa tra regista e opposto possa fare la differenza. Non male la gara dell’opposto dei cucinieri Adis Lagumdzija, autore di 22, punti ma non altrettanto brillante come quella del suo pari ruolo Reggers, con il posto due dei cucinieri che ha chiuso l’incontro con un 50% di positività in attacco. Un altro giocatore chiave per Milano è stato il giapponese Tatsunori Otsuka, il quale ha fatto il suo ingresso in campo al posto di Matey Kaziyski a partire dal terzo set.
La sua presenza ha avuto un impatto notevole sulla partita, con un ottimo 53% di ricezione positiva e un'efficacia del 50% in attacco. Una prestazione quella del nipponico che ha contribuito a dare a Milano un vantaggio nei momento decisivi della partita. In casa Lube, Mattia Bottolo ha avuto ottimi numeri in prima linea con un 62% di efficacia in attacco ma soprattutto l’inossidabile Marko Podrascanin è stato autore di una prestazione da incorniciare mettendo a segno uno straordinario 100% in attacco (9 su 9 per lui).
Inoltre, il centralone classe 1987 di Novi Sad ha aggiunto alla sua prova un ace e due muri vincenti, dimostrando la sua versatilità e importanza per l’economia della propria squadra. Un match dall’andamento in assoluto equilibrio che ha messo in luce differenze significative nelle prestazioni tra i due opposti, con Milano che ha beneficiato di una maggiore efficacia in attacco da parte dei suoi giocatori chiave, mentre Lube ha mostrato solidità in alcune rotazioni, ma ha faticato a trovare continuità. L'innesto di Otsuka ha inoltre dimostrato come le sostituzioni strategiche possano influenzare l'andamento di una partita.
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