Superlega | 14 marzo 2025, 18:47

Superlega: Play Off 1000 di queste partite. Nati per fermare il dominio del Torino di coach Prandi

Luca Muzzioli

Piacenza-Verona sarà la millesima sfida della post season di Superlega. Torino non perdeva mai, per ridare pathos e imprevedibilità la Fipav introdusse i play off e alla prima edizione vinse la Santal Parma nella "bella" del Pala Vela

Superlega: Play Off 1000 di queste partite. Nati per fermare il dominio del Torino di coach Prandi

MODENA - Fino alla stagione 1980-81, lo Scudetto della Serie A maschile veniva assegnato in base ai risultati della regular season, secondo il formato classico del girone all’italiana. Questo modello garantiva la vittoria alla squadra che, al termine del campionato, aveva ottenuto il miglior rendimento complessivo.

Il sistema aveva funzionato bene nei decenni precedenti, ma con l’aumentare del professionismo e l’egemonia di determinate squadre, la prevedibilità della competizione iniziò a ridurre l’interesse degli appassionati. Alcune squadre chiudevano il discorso scudetto con diverse giornate d’anticipo, togliendo pathos al finale di stagione.

Negli anni ’50 e ’60, Modena fu l’assoluta dominatrice del volley italiano, vincendo 11 scudetti consecutivi tra il 1953 e il 1963, un dominio che sembrava inattaccabile. Successivamente, la Ruini Firenze e poi ancora Modena tornarono protagoniste, ma con l’allargamento della Serie A1 ad altre realtà emergenti, come Roma, Catania e Torino, la geografia del volley iniziò a cambiare.

Negli anni ’70, il campionato divenne più combattuto, ma alcune squadre iniziarono a consolidare una superiorità schiacciante. In particolare, la Paoletti Catania e la Panini Modena si alternarono al vertice, mentre a fine decennio emerse con forza il CUS Torino, che avrebbe segnato il destino della pallavolo italiana nei primi anni ’80.

 

Silvano Prandi



Il dominio del CUS Torino e il problema della prevedibilità

Il CUS Torino, allenato da Silvano Prandi, emerse come la squadra più forte a fine anni ’70, vincendo tre scudetti consecutivi (1978-79, 1979-80, 1980-81). Il club torinese, trascinato da una generazione di talenti e da un’organizzazione tecnico-tattica all’avanguardia, riusciva spesso a chiudere il campionato con diverse giornate d’anticipo, rendendo gli ultimi turni della stagione poco interessanti sia per il pubblico che per gli sponsor.

La superiorità del Torino era così evidente che il sistema a girone unico non permetteva alcuna possibilità di ribaltamento del verdetto finale. Questo ridusse ulteriormente il coinvolgimento dei tifosi, che spesso si trovavano a seguire partite prive di significato nelle ultime settimane del campionato.

Dal 12 gennaio 1980 al 6 marzo 1982 il Cus Torino infila una striscia di 51 vittorie, con 153 set vinti e 22 persi.

A fronte di questa situazione, la FIPAV decise di intervenire introducendo un sistema ad eliminazione diretta che avrebbe mantenuto l’incertezza fino alla fine della stagione.

Senza i play off, gli scudetti consecutivi del Cus Torino sarebbero sei. E sarebbe un altro record assoluto. 

 

 

La classifica 1981/82

L’introduzione dei Play Off Scudetto (1981-82)

Nella stagione 1981-82 venne ufficialmente introdotto il nuovo format dei Play Off Scudetto, con una fase a eliminazione diretta che avrebbe coinvolto le migliori squadre della regular season.

Il sistema iniziale prevedeva: partecipazione delle prime 8 classificate della regular season; quarti di finale, semifinali e finale giocate al meglio delle tre partite; vantaggio del fattore campo per la squadra meglio classificata in regular season (gara-1 ed eventuale gara-3 in casa).

L’innovazione portò immediatamente maggiore spettacolo e imprevedibilità. Infatti, nella prima edizione del nuovo format, il CUS Torino, grande favorito, non riuscì a vincere il titolo, che andò invece alla Santal Parma. La squadra emiliana riuscì a ribaltare i pronostici grazie alla crescita nella fase decisiva della stagione, dimostrando subito che i Play Off avrebbero portato una maggiore competitività nel campionato italiano.

Il fattore campo... neutro

La prima bella dei della finale dei play off fu giocata praticamentw in campo neutro. Il PalaRuffini era impegnato con un'altra manifestazione e la sfida decisiva tra Torino e Parma fu giocata al Pala Vela, un impianto del tutto diverso dal punto di vista architettonico che tolse agli uomini di Prandi i riferimenti. 

Kim Ho Chul, palleggiatore della Santal Parma tricolore nel primo play off 

Gli effetti dei Play Off: più spettacolo e più vincitori

L’introduzione dei Play Off si rivelò una scelta vincente sotto diversi aspetti: maggiore equilibrio competitivo, più spettacolo e pubblico, sorpresa e imprevedibilità.

Nei primi anni dell’era Play Off, emersero squadre che altrimenti non avrebbero mai avuto una possibilità di vincere con il sistema precedente. La Zinella Bologna, ad esempio, vinse il suo primo storico Scudetto nel 1985, mentre nei decenni successivi squadre come Ravenna, Milano, Piacenza e Perugia riuscirono a scrivere pagine storiche grazie alla post-season.

Negli anni ’90 e 2000, il formato venne leggermente modificato con l’introduzione di serie al meglio delle 5 partite per la finale, formula di ripescaggio per le squadre eliminate nei quarti in almeno una edizione sperimentale con ikl tabellone stile beach volley; V-Day (gara secca per il titolo) provato nel 2011/12, prima di tornare al best of five dopo tre edizioni (tre vincitori differenti: Cuneo, Trento, Civitanova, con Trento sempre presente).

Oggi, il sistema dei Play Off è una parte essenziale della SuperLega e rappresenta il momento clou della stagione.

Domenica la millesima partita dei Play Off Scudetto

Nel weekend si toccherà un traguardo storico: la millesima partita nella storia dei Play Off Scudetto.

Dalla prima edizione del 1982 sono state giocate 995 partite fino al 2023, a cui si aggiungono le 4 partite di Gara 1 dei Quarti di Finale 2024, per un totale di 999 incontri.

La sfida tra Gas Sales Bluenergy Piacenza e Rana Verona, in programma domenica 17 marzo alle 16.00 al PalaBancaSport di Piacenza, sarà la partita numero 1.000 nella storia dei Play Off Scudetto.

A seguire, si giocheranno altre tre partite di Gara 2:
Ore 17.00: Allianz Milano - Cucine Lube Civitanova
Ore 18.00: Cisterna Volley - Itas Trentino
Ore 19.00: Valsa Group Modena - Sir Susa Vim Perugia

Un traguardo che celebra oltre 40 anni di emozioni, con partite memorabili, ribaltoni clamorosi e una formula che ha reso la SuperLega uno dei campionati più spettacolari del mondo.

Dall’epoca del dominio del Torino di Prandi fino agli ultimi duelli infuocati tra Trento, Perugia, Civitanova e Modena, i Play Off Scudetto hanno scritto pagine indimenticabili di volley italiano.

 

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