RIO DE JANEIRO – La palleggiatrice Pri Heldes, protagonista di una stagione storica con il Fluminense nella Superliga femminile 2024/25, ha scritto una pagina memorabile non solo per i risultati sportivi, ma anche per aver giocato fino ai quarti di finale – eliminazione contro il Sesi Bauru giovedì 10 aprile – in uno stato di gravidanza di ben sei mesi.
Le immagini della regista in campo con il pancione hanno fatto rapidamente il giro dei social, attirando l’attenzione anche al di fuori del mondo della pallavolo. Heldes entra così in un ristretto gruppo di atlete che hanno proseguito la carriera durante la gravidanza, come Paula Pequeno, Elisângela, Isabel Salgado, Tandara, Fabíola e Karine Guerra.
"Sono sana e mi sento molto bene", ha raccontato a Marie Claire. "Appena ho scoperto di essere incinta ho cercato subito assistenza medica. Sono seguita da una professionista che ha esperienza con atlete e mi ha autorizzata a giocare, ovviamente con alcune precauzioni."
Pri Heldes ha trovato nel club e nelle compagne un sostegno fondamentale: "Da quando ho comunicato la gravidanza, tutti mi hanno accolto con calore. Il supporto del Fluminense e dello staff mi ha dato la fiducia per continuare a giocare."
Nonostante l’equilibrio trovato, non sono mancati momenti difficili: "Ho avuto paura, perché nel nostro ambiente c’è ancora molto tabù. Alcune atlete sono state licenziate o hanno dovuto intentare cause legali contro i club dopo essere rimaste incinte. La cultura sportiva sta cambiando, lentamente, ma sta cambiando."
"Il Fluminense mi ha dato sicurezza e serenità. Ho potuto lavorare con disciplina, senza timori. Se avessi avuto il minimo disagio, sapevo che avrei potuto parlare apertamente e cercare la miglior soluzione."
Ora, con la stagione terminata, il pensiero è tutto per il piccolo Emanuel, il figlio che nascerà a breve: "Mi dedicherò completamente a lui. Voglio mantenere una gravidanza attiva, non riesco a stare ferma, ma tutte le mie energie saranno per lui. Come ha vissuto con me questa Superliga nella pancia, voglio accompagnarlo ora in questa nuova scoperta del mondo e della maternità."
"Ho conservato video e foto delle partite per mostrargli un giorno: ‘Guarda, giocavi a pallavolo con me prima ancora di nascere’. Dopo la maternità tornerò in campo. Voglio che mio figlio mi veda giocare, lavorare, fare ciò che amo."
Tratto da webvolei.com.br