Superlega | 15 aprile 2025, 11:00

Intervista: Montali, "Tornare come Velasco? No, meglio resti un sogno"

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L'ex ct dell'Italvolley, oro all'Europeo 2003 e 2005, 4 scudetti (Parma, Treviso e Roma) e 1 Coppa Campioni con Parma, riparla della sua esperienza nella pallavolo: "Non festeggio i secondi posti"

Intervista: Montali, "Tornare come Velasco? No, meglio resti un sogno"

MODENA - In una pagina dedicata, una intervista a Gian Paolo Montali a cura di Mario Salvini, l'ex Ct azzurro, da anni lontano dai riflettori della pallavolo, nonostante i successi maturati sottorete non solo in Italia, è tornato anche a parlare di volley.

Ecco un estratto dell'intervista sulla Gazzetta dello Sport:

Sliding Door: 1986, prima delle quattro finali Parma-Modena. Santàl avanti 1-0 nella serie, Gara2: match ball Parma, battuta di Gustafsson dentro, data fuori. Sarebbe stato 2-0, e invece si andò 1-1. Considerando che poi avete vinto Gara3, racconteremmo un’altra storia di Montali, di Velasco, della pallavolo italiana?
"Col video check saremmo andati 2-0, questo sì. Avremmo probabilmente vinto lo scudetto. Ma no, non sarebbe cambiato granché. Tutto quel che succede è perché doveva succedere. Non rimpiango niente. Ho imparato più dalle sconfitte che dalle vittorie. È importante perdere: è quando perdi che ritrovi te stesso".

La sua soddisfazione più grande da allenatore? "Oro Europeo a Roma 2005. L’unico trionfo azzurro in Italia. E sono molto orgoglioso dell’argento ad Atene 2004. Non festeggio i secondi posti, ma quella medaglia è un monito: è appesa in casa a Traversetolo. Mi ricorda che si può sempre fare meglio".