PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO - NUMIA VERO VOLLEY MILANO 3-1 (25-17 24-26 25-21 25-13)
PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO: Wolosz 2, Braga Guimaraes 12, Fahr 9, Haak 27, Zhu 17, Chirichella 9, De Gennaro (L), Lukasik, Bardaro. Non entrate: Eckl, Lanier (L), Seki, Adigwe, Lubian. All. Santarelli.
NUMIA VERO VOLLEY MILANO: Sylla 7, Danesi 8, Egonu 33, Daalderop 9, Kurtagic 3, Orro 4, Gelin (L), Cazaute 3, Fukudome (L), Smrek, Konstantinidou, Pietrini, Heyrman. Non entrate: Guidi. All. Lavarini.
ARBITRI: Cappello, Cesare.
NOTE - Spettatori: 5344, Durata set: 23', 28', 26', 23'; Tot: 100'.
MVP: Haak.
Top scorers: Egonu P. (33) Haak I. (27) Zhu T. (17)
Top servers: Haak I. (4) Daalderop N. (1) Egonu P. (1)
Top blockers: Danesi A. (3) Egonu P. (2) Fahr S. (2)
TREVISO - La Prosecco Doc Imoco Conegliano vince gara 1 di finale scudetto per 3-1 e tiene viva la striscia positiva che vede le "Pantere" uscire sempre con il sorriso in questa stagione dalle sfide al Vero Volley Milano. Sesto confronto ufficiale (Supercoppa, Coppa Italia, Mondiale per Club, due di regular season e prima play off) e sesta vittoria delle venete che questa sera hanno lasciato alle avversarie solo il 3° set del lungo confronto. Non è stata la Milano che si era apprezzato in questo finale di stagione, ma forse il perché è da ricercarsi dall'avversario. Una Prosecco concreta, capace di mettere Wolosz con palla in testa e dirigere al meglio.
Una partita in cui le venete mostrano solidità nei momenti chiave, trascinate da Isabelle Haak (27 punti) e da un attacco che chiude con il 54% di efficacia. Milano tiene testa nel secondo set grazie alla spinta offensiva di Paola Egonu (33 punti, 57%), ma cala nel quarto, dove si ferma al 37%.
A livello di squadra, Conegliano chiude con 67 punti in attacco contro i 58 di Milano, limitando gli errori diretti (2) rispetto ai 12 delle avversarie. Determinanti anche i 6 ace, 3 nel solo quarto set, contro i 4 della formazione di Lavarini. A muro meglio le lombarde (5-3), ma il dato non basta a compensare l’efficacia veneta.
Nel dettaglio individuale, oltre a Haak, si distinguono Zhu Ting (17 punti) e Gabi (12), mentre per Milano, oltre a Egonu, Daalderop (9) e Danesi (8) provano a tenere alto il ritmo. Ma la differenza di rendimento tra le fasi decisive e l’efficacia complessiva in attacco spingono Conegliano alla vittoria.
Rotazione Imoco: Wołosz, Gabi, Fahr, Haak, Zhu T., Chirichella, libero De Gennaro. Milano: Sylla, Danesi, Egonu, Daalderop, Kurtagić, Orro, libero Fukudome.
Partita - Nel primo set della sfida tra Conegliano e Milano, la Prosecco Doc Imoco impone il proprio ritmo chiudendo 25-17 con un rendimento complessivo superiore in tutti i fondamentali. L’attacco delle venete è efficace con un eccellente 55% di positività, sostenuto da una distribuzione bilanciata che coinvolge tutte le attaccanti. Fahr si distingue in particolare con 5 punti (di cui 2 a muro e 1 ace), mentre Haak, Zhu Ting e Gabi chiudono il set rispettivamente con 4, 4 e 3 punti.
Conegliano limita al minimo gli errori (solo uno nel set), mentre Milano ne commette ben sette, condizionando negativamente la propria prestazione. Le lombarde faticano in attacco, fermandosi al 37% di efficacia, e riescono a incidere solo con Paola Egonu, autrice di 9 punti (8 in attacco e 1 muro), unico terminale realmente produttivo della squadra di coach Lavarini. A muro Conegliano prevale 2-1 e al servizio si registra un ace per parte. L’organizzazione difensiva e la gestione lucida di Wolosz permettono a Conegliano di contenere l’esuberanza di Egonu e di gestire con continuità le fasi centrali e finali del set.
Nel secondo set della sfida tra Conegliano e Milano, la squadra allenata da Stefano Lavarini ha trovato il giusto equilibrio tra efficacia offensiva e tenuta mentale, imponendosi 26-24 e riportando il conto dei set in parità. Milano ha brillato in attacco, chiudendo con un notevole 58% di efficacia e con una prestazione di punta di Paola Egonu, autrice di 12 punti (11 in attacco e 1 ace). A sostenerla, anche Sylla e Daalderop con 4 punti a testa.
Conegliano ha pagato un calo nell'efficacia offensiva rispetto al primo set e, pur limitando gli errori diretti a soli due, non è riuscita a contenere la pressione avversaria. Haak è stata ancora il riferimento offensivo con 7 punti, seguita da Gabi (5). Il dato zero alla voce “muri vincenti” pesa sulla resa delle venete, che hanno subito l’efficienza offensiva di Milano e perso il set sul filo di lana.
Nel terzo set, Conegliano torna avanti nel punteggio grazie a un’efficacia offensiva molto elevata (60%) e un numero minimo di errori diretti (solo uno). Nonostante un miglioramento generale di Milano, la formazione di Lavarini non riesce a contenere la forza d’urto delle venete di Santarelli, che chiudono 25-21 il parziale.
Protagoniste in attacco le due opposte: Paola Egonu mette a referto altri 9 punti per Milano (57% di positività), ma Isabelle Haak fa meglio con 10 punti e lo stesso rendimento offensivo. Conegliano limita le occasioni concesse, mentre Milano mostra segnali di crescita ma non sufficienti per contrastare la superiorità tecnica e fisica delle padrone di casa in questo frangente.
Nel quarto e decisivo set Conegliano chiude il match con un netto 25-13, sfruttando il netto calo di rendimento di Milano, che si ferma al 37% in attacco e non trova soluzioni efficaci nemmeno al servizio. La ricezione veneta consente a Wołosz di orchestrare agevolmente il gioco con Conegliano che piazza anche 3 ace.
Haak prosegue la sua prova dominante con altri 7 punti, supportata da Zhu Ting (5) e Chirichella (4). Milano, nonostante l’impegno, non riesce a replicare la spinta del secondo set: solo 7 punti diretti in attacco, nessun muro e nessun ace, con la regia di Orro spesso costretta a forzare su Egonu, limitata a 3 punti nel parziale.