A1 femminile | 19 aprile 2025, 18:42

A1 Tigotà: Lavarini, "Ci manca lucidità nei momenti caldi, ma sappiamo che possiamo far meglio"

Luca Muzzioli

A1 Tigotà: Lavarini, "Ci manca lucidità nei momenti caldi, ma sappiamo che possiamo far meglio"

MILANO - L'analisi della finale di gara2 di Stefano Lavarini dopo il ko per 0-3 della sua Numia Vero Volley Milano con Conegliano.

Coach, una partenza positiva nei primi set, ma poi qualcosa si è perso. Questione mentale?
"Può essere, sì. Forse serviva più combattività proprio nei momenti decisivi. Nei primi due set abbiamo fatto bene fino a due terzi, tre quarti, ma quando era il momento di trattare la palla con ancora più sicurezza, ci è mancato qualcosa. Più che colpa nostra, in quei momenti è venuta fuori la solidità dell’avversario. Dobbiamo lavorare su questo aspetto, ma anche renderci conto della qualità che abbiamo espresso. Oggi, forse, con ancora più continuità rispetto a gara 1. Serve tenere i nervi saldi quando il gioco si fa duro".

Guardando la serie sin qui, è mancato anche un po’ di rischio in più?
"Forse dobbiamo anche osare qualcosa di più. Cercare di controllare tutto può portarti a essere superato quando l’avversario accelera. Può valere la pena perdere un po’ di controllo per provare a rientrare con più energia nella partita".

Da fuori si vede una squadra cresciuta tanto, soprattutto nell’ultimo mese. Ma il divario con Conegliano resta evidente. C’entra anche l’organico?
"Conegliano è una squadra completa, molto forte, con tante soluzioni. Ma non mi va di fare paragoni. Dobbiamo concentrarci su di noi, sulle nostre qualità. Non è il momento di confronti. Loro meritano rispetto, ma anche noi possiamo e dobbiamo fare meglio. Ci sono qualità nel nostro gruppo su cui dobbiamo focalizzarci di più".

Avete solo due giorni prima di gara 3. Cosa si può fare? Cosa dirà alle ragazze?
"Non credo che servano stravolgimenti tattici o tecnici. Dobbiamo essere ancora più consapevoli di cosa funziona: abbiamo fatto punto in molti modi, sappiamo come stare avanti nel punteggio. Dobbiamo consolidare quelle situazioni. Il passo avanti deve essere mentale. A questo punto della stagione, con sole 48 ore di tempo, non si può cambiare tanto dal punto di vista tecnico, e francamente non ce n’è bisogno. Le squadre si conoscono bene. Più che inventare qualcosa, dobbiamo fronteggiarci con ancora più qualità e decisione".

Alessia ha parlato della difficoltà nel non avere riferimenti abituali. Lei il fattore campo lo ha sentito?
"Io non gioco, ma ho sentito il calore del pubblico e mi sono sentito a mio agio. Ero concentrato sulla partita, sulla squadra. Credo che sia più un tema di equilibrio generale che di ambiente o riferimenti. Non voglio cercare alibi: dobbiamo pensare a ciò che possiamo fare meglio e farlo subito".