MODENA - La partita tra Trento e Piacenza, conclusasi con una vittoria netta di Trento per 3-1, ha evidenziato un predominio chiaro e consistente da parte della squadra trentina in quasi tutti gli aspetti del gioco.
L’Itas ha totalizzato 76 punti (al netto degli errori avversari) contro i 58 di Piacenza, un divario significativo che riflette la superiorità complessiva mostrata in campo.
La squadra di Trento ha infatti dominato in quasi tutti i fondamentali. Ha ottenuto una ricezione positiva al 46%, superiore al 41% di Piacenza, garantendo così una migliore gestione della fase cambiopalla e una base più solida per l’attacco.
Fondamentale quest’ultimo nel quale la differenza fra le due squadre è stata particolarmente marcata, con un’efficacia del 54% per Trento contro il 44% degli emiliani, a dimostrazione di una maggiore precisione e incisività nelle conclusioni offensive.
Anche nel contrattacco Trento ha fatto meglio, con il 46% di efficacia contro il 40% di Piacenza. Differenza notevole anche a muro, con Trento che ha messo a segno 9 muri vincenti contro appena 3 di Piacenza, un dato che sottolinea la supremazia a rete e la capacità di contrastare efficacemente gli attacchi avversari.
L’unico fondamentale in cui Piacenza ha avuto la meglio a livello di efficienza è stato il servizio: gli emiliani hanno realizzato 7 ace contro i 6 di Trento e hanno commesso meno errori in battuta (12 contro 17 di Trento).
Come già sottolineato Trento si è dimostrata nettamente superiore anche nelle due fasi di gioco: cambio palla e breakpoint.
Nel sideout Trento è riuscito convertito in punti il 64% delle azioni, contro il 50% di Piacenza, così come in fase battuta Trento ha conquistato un break point il 31% delle volte che si è presentata al servizio, mentre Piacenza solo nel 21% delle occasioni.
Una vittoria netta e meritata quella di Trento, frutto di una maggiore efficacia in ricezione, attacco, contrattacco e muro, oltre a una gestione più solida del sideout e dei break point.
Piacenza ha provato a rispondere con un servizio efficace e con un minor numero di errori dai nove metri, aspetto che tuttavia non è bastato a contrastare la miglior prestazione complessiva di Trento, che ha dominato la partita sia tecnicamente che tatticamente.
Dal punto di vista tattico il regista di Trento, Riccardo Sbertoli, ha concentrato il gioco principalmente sui propri posti quattro, servendoli nel 56% delle alzate, mentre ha diviso il restante palloni tra Rychlicki (23%) e i centrali (21%). Alessandro Michieletto è stato il più servito tra gli schiacciatori ricevitore con 37 palloni attaccati, convertendone il 46% in punti. Il mancino azzurro ha inoltre brillato in battuta con 5 ace e solo 3 errori, e in seconda linea con un'eccellente ricezione positiva al 68%, dimostrando una prestazione completa e decisiva.
Ottima l’efficacia in attacco per Rychlicki con il 62%, risultando uno dei terminali offensivi principali e contribuendo significativamente alla vittoria della propria squadra. Prestazione superlativa del centrale brasiliano Flavio che con 14 punti su 16 palloni attaccati (88% di efficacia) e 3 muri vincenti si è confermato essere un giocatore chiave per il gioco ideato da coach Fabio Soli e menzione d’obbligo per il libero dell’Itas Gabriele Laurenzano, autore di alcune difese al limite dell’inverosimile. Dall’altra parte della rete il campione olimpico Brizard ha utilizzato maggiormente il posto due per il 33% delle alzate, mentre il rimanente 67% dei palloni lo ha diviso tra posti quattro (49%) e gioco in primo tempo (18%).
Nell’alternanza degli opposti, Romanò ha avuto una buona prestazione con 15 punti e il 54% di efficacia in attacco, mentre Bovolenta è stato meno incisivo con solo il 20% di efficacia, mostrando una serata non particolarmente brillante. Partita sottotono del canadese Maar, rispetto alle precedenti gare, con solo il 30% di punti su palloni attaccati e una ricezione positiva al 36%.
Leggermente meglio il suo compagno di reparto, Mandiraci, con una efficacia in attacco del 45%, ma comunque non decisivo per cambiare l'inerzia della partita. Prestazioni discrete ma non eccezionali, dei due centrali, Galassi e Simon, con efficacia in attacco rispettivamente del 67% e 64%, e solo un muro vincente a testa, segno di una presenza meno dominante rispetto a quella di Flavio in casa Itas. Trento ha sfruttato efficacemente la varietà di soluzioni offensive, con un focus sui posti quattro e un gioco più equilibrato e incisivo nei momenti chiave. Piacenza ha cercato di variare il gioco con un uso consistente del posto due e dei posti quattro, ma ha pagato oltremodo la serata sottotono di alcuni protagonisti come Maar e Bovolenta, e una ricezione meno efficace che ha limitato la continuità offensiva. Una vittoria quella di Trento costruita su una distribuzione tattica efficace da parte di Sbertoli, le grandi prestazioni di Michieletto e Rychlicki, e il contributo decisivo di Flavio in attacco e muro.