MODENA - Il 3-0 con cui la Cucine Lube Civitanova ha avuto la meglio sulla Sir Susa Vim Perugia nella gara quattro delle semifinali scudetto rispecchia una netta superiorità complessiva della squadra marchigiana sia in termini di efficacia che di gestione dei momenti chiave del match.
Civitanova ha totalizzato 76 punti contro i 64 di Perugia, una differenza significativa che ha trovato una delle sue cause principali negli errori diretti: Perugia ha commesso ben 32 errori contro i 16 di Civitanova, il doppio, un dato che ha inciso pesantemente sull’andamento della partita.
La capacità di limitare gli errori è stato un fattore decisivo per i padroni di casa, attraverso cui sono riusciti a dare maggior continuità al proprio gioco.
La battuta di Civitanova si è rivelata più efficiente nonostante un numero inferiore di ace (2 contro 4 di Perugia), grazie a un minor numero di errori (14 contro 21).
Anche in ricezione Civitanova ha avuto la meglio, con una percentuale di positività del 44% contro il 39% di Perugia, garantendosi così una base più solida per costruire i propri attacchi.
Ricezione in cui il libero Bisotto ha disputato una grande partita, registrando un 52% di ricezioni positive e un 24% di ricezioni perfette a tabellino. Entrambe le squadre hanno mostrato una percentuale identica di attacchi vincenti, pari al 52%, a dimostrazione che la qualità offensiva era equilibrata, tuttavia Civitanova ha fatto la differenza a muro, con 7 muri vincenti contro i 4 di Perugia.
Civitanova ha dominato nettamente la fase cambiopalla concretizzando il 67% dei sideout, mentre Perugia si è fermata al 58%.
Al contrario, Perugia ha mostrato una migliore efficacia in fase battuta, andando a breakpoint nel 21% delle occasioni contro il 18% di Civitanova, grazie anche a un contrattacco più incisivo (52% contro il 40% della Lube).
Vittoria quella di Civitanova costruita su una gestione più solida degli errori, una battuta più efficiente e una ricezione più precisa; elementi che hanno permesso di dominare la fase di cambio palla.
Nonostante Perugia abbia mostrato una miglior fase battuta e contrattacco, la differenza nei muri vincenti e nella capacità di mantenere il maggior lucidità nei momento clou dei vari set ha fatto pendere la bilancia in favore della Lube.
Come già detto, anche il doppio degli errori punto commessi da Perugia è stato uno dei fattori che ha maggiormente inciso, determinando un divario netto nel punteggio finale. Dinamiche interessanti nelle prestazioni individuali, soprattutto in relazione alla distribuzione del gioco e all’efficacia degli attaccanti.
Il palleggiatore della Lube, Boninfante, ha fatto affidamento principalmente sui suoi posti quattro, distribuendo il 62% delle alzate verso Nikolov e Bottolo. Questa scelta si è rivelata vincente, con Nikolov che ha risposto con un eccellente 78% di efficacia in attacco, mentre Bottolo ha mantenuto un buon 50%. Dati che sottolineano come i due martelli abbiano sostenuto la maggior parte del peso offensivo della squadra, risultando decisivi nel risultato finale.
Al contrario, l’opposto Lagumdzija, servito solo per il 20% delle alzate, ha avuto una performance sotto tono con un 38% di attacchi vincenti, ben al di sotto delle aspettative per un ruolo così importante nelle dinamiche d’attacco di ogni squadra.
Anche i centrali, Chinenyeze e Gargiulo, sono stati poco coinvolti (18% di distribuzione complessiva in primo tempo) così come hanno mostrato percentuali di efficacia moderate, rispettivamente 29% e 40%, confermando una minor incidenza nel gioco offensivo di Civitanova in questa partita.
Dall’altra parte della rete, anche Simone Giannelli ha limitato l’uso del gioco in primo tempo, con solo il 16% delle alzate rivolte ai centrali a differenza di quanto occorso all’opposto Ben Tara, il quale ha ricevuto il 30% delle alzate, rispondendo con una buona efficacia (58%), risultando il principale terminale offensivo di Perugia.
Per quanto riguarda i tre schiacciatori ricevitori, la distribuzione delle alzate è stata piuttosto equilibrata, con il 54% diviso tra Ishikawa, Semeniuk e Plotnytskyi. Tra questi, Semeniuk si è distinto con il 64% di efficacia in attacco e il 50% in ricezione, dimostrando un rendimento solido sia in prima che in seconda linea. Ishikawa ha mantenuto un buon 50% in attacco, garantendo al contempo una notevole qualità in seconda linea con una ricezione al 69% di positività. Plotnytskyi, infine, è stato il meno efficace tra i tre, con solo il 29% in attacco e il 38% in ricezione, evidenziando una prestazione al di sotto delle aspettative.
Gestione delle alzate ed efficacia degli attaccanti sono stati tra i fattori chiave per il successo di Civitanova, costruito in buona parte grazie alla scelta tattica di Boninfante di affidarsi ai posti quattro, con Nikolov e Bottolo che hanno saputo capitalizzare al meglio le opportunità a differenze di Perugia, che ha mostrato un gioco più distribuito ma meno incisivo.