MODENA – Soddisfatto, ma consapevole che la strada è ancora lunga. Fabio Soli, al termine di Gara 1 della Finale Scudetto, analizza la vittoria della sua Itas Trentino contro la Cucine Lube Civitanova, sottolineando il buon approccio iniziale e la necessità di mantenere alta la concentrazione.
"La squadra è stata molto brava nel primo set a partire subito forte. Il rischio, dopo essere rimasti fermi così a lungo, era quello di partire un po' ingolfati, invece siamo stati bravi, soprattutto in attacco, a costruire subito un buon margine", spiega Soli, evidenziando quanto il lavoro fatto in avvio sia stato determinante.
Per l'allenatore di Trento, però, il vero specchio della serie è stato il secondo parziale: "Secondo me l'essenza di questa serie è proprio il secondo set, dove siamo stati molto bravi e pazienti a risolvere situazioni che ci aspettavamo. Loro hanno una battuta formidabile e noi dobbiamo lavorare di squadra per gestire certe situazioni se vogliamo ottenere determinati risultati".
Soli invita poi a non abbassare la guardia: "Abbiamo fatto un buon passo. Fino a mezzanotte ci godiamo la vittoria, poi pensiamo a come costruire il prossimo. Ne servono tre, ne abbiamo fatto uno. La strada è ancora lunga, ci vuole tanta pazienza e piedi ben piantati a terra".
Analizzando l’avversario, il tecnico riconosce il valore della Lube: "Loro sono pieni di grandi giocatori, lo hanno dimostrato anche nella serie di semifinale. Oggi siamo stati bravi con il muro-difesa a limitarli sulle loro bocche da fuoco", osserva Soli, sottolineando come anche le alternative della Lube possano cambiare gli equilibri: "Hanno grandi giocatori che possono entrare e risolvere le situazioni, è stata un po' la loro forza per tutta la stagione".
Infine, uno sguardo su ciò che Trento può ancora migliorare: "Noi guardiamo dalla nostra parte. Secondo me abbiamo ancora margine per lavorare meglio in difesa in alcune situazioni e avere più pazienza in altre che abbiamo studiato. Sappiamo di doverle affrontare con una mentalità ben precisa".