PERUGIA – Dopo la vittoria per 3-1 in Gara 1 della finale per il 3° posto contro la Gas Sales Bluenergy Piacenza, coach Angelo Lorenzetti ha analizzato il momento della Sir Susa Vim Perugia tra riflessioni post-eliminazione scudetto e risposte tecniche convincenti.
Com’era l’umore della squadra dopo la delusione per la sconfitta in semifinale? “Devo dire che questa squadra non merita alcun appunto. Con quell’amarezza bisognava convivere e accoglierla, perché significa che quella partita contava davvero per noi. Se non ci fosse stata amarezza, i tifosi non avrebbero avuto motivo di essere orgogliosi. Detto questo, l’amarezza deve diventare senso di responsabilità. Le cose spettano a noi, non possiamo cadere nel vittimismo. Nessuno cambierà le cose per noi. Siamo in una situazione non facile, ma dobbiamo guardare avanti, perché indietro non serve.”
C’è spazio anche per imparare? “Ci sarà tempo per riflettere, ma se c’è un anno in cui si può imparare davvero, è questo. Lo dico con convinzione.”
Sul match di questa sera, quanto è stato importante il primo set? “Che contro Piacenza sia una battaglia è ovvio. Loro avevano problemi di formazione e va riconosciuto. Quel primo set, in cui hanno rimontato e poi abbiamo vinto, ci ha fatto bene. Perché magari sembra che inizi forte e allora tutto sia facile, invece quella tensione lì ci ha mantenuti lucidi per tutta la gara.”
Analizzando i fondamentali? “Abbiamo fatto un po' di fatica in battuta, dove l’aspetto emotivo pesa di più. In ricezione invece siamo cresciuti, e tutto sommato per come siamo strutturati, abbiamo fatto una discreta prova anche in difesa.”
Guardando a Gara 2 a Piacenza? “Serve ancora lavorare sull’aspetto tecnico, ma senza scaricare le responsabilità. Poi ognuno di noi deve chiedersi chi vuole essere là dentro. E una volta data la risposta, deve agire per esserlo. Nessuno può farlo al suo posto".