MODENA - Alberto Polo a chiusura del procedimento sportivo, un percorso che ritengo poco ortodosso perché chi finisce nel tritacarne non ha la possibilità di difendersi in organi terzi al movimento sportivo, ha deciso di raccontare la vicenda che l'ha visto coinvolto e raccontarsi.
Ha deciso di farlo con noi di Volleyball.it, di persona, nello studio del suo legale a Milano. E da domani ne saprete di più, grazie a quanto ci riporterà Alessandro Trebbi che sin dall’inizio di questa triste vicenda ha seguito passo passo il caso, facendo luce là dove altre testate giornalistiche e colleghi hanno invece gettato ombre, con il loro silenzio, spesso risentito.
Questo è il primo non detto… Mentre le principali testate nazionali hanno cavalcato casi di doping nazionali con addirittura eccessi sfociati nel gossip, per questo caso, per un azzurro, un giovane italiano, giornalisti e giornaloni sportivi nazionali hanno riservato un numero di news che si contano sulle dita di una mano, più piccoli dei francobolli riservati al movimento femminile. Perché?
In secondo non detto… I nomi. Polo ne fa tanti, e sono anche sulle carte. Le famose carte che qualcuno aspetta per esprimersi, ma che in realtà non ha mai visto, né cercato.
I nomi, quelli detti, quelli non detti e quelli che ora prendono le distanze…
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