Anticipo 6ª di ritorno
Rana Verona - Pallavolo Padova 3-0 (25-19, 25-23, 25-20)
Rana Verona: Spirito 3, Dzavoronok 7, Grozdanov 5, Keita 24, Mozic 18, Cortesia 1, Bonisoli (L), Zingel 0, D'Amico (L), Zanotti 0. N.E. Jovovic, Esmaeilnezhad, Sani, Mosca. All. Stoytchev.
Pallavolo Padova: Falaschi 0, Gardini 7, Plak 9, Garcia Fernandez 8, Porro 15, Crosato 5, Guzzo (L), Stefani 0, Zoppellari 0, Zenger (L), Desmet 3. N.E. Taniguchi, Truocchio, Fusaro. All. Cuttini.
ARBITRI: Piana, Lot.
NOTE - durata set: 27', 30', 28'; tot: 85'.
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di Antonietta Paradiso
VERONA - Terza vittoria consecutiva della Rana Verona, che si rifà della sconfitta dell'andata sulla Pallavolo Padova. Il derby del Veneto finisce quindi con tre punti meritati per gli scaligeri.
PIU' E MENO - Ottima la prova di Keita schierato sin dall'inizio, per lui 24 palloni messi a terra a un 60% in attacco. Gli fa eco dall'altra parte della rete Porro, anche per lui una buona prestazione nonostante una leggere flessione nel secondo set. Più presente a muro Padova rispetto a Verona (7 vs 2) con Plak migliore in assoluto (4 muri). Nel complesso le due formazioni non hanno fatto particolari errori, sono state piuttosto attente, anzi hanno dato prova di difese spettacolari e di scambi spesso lunghi.
Meno la battuta di Padova non è stata decisiva come all'andata tant'è che Verona ha una delle migliori prestazioni in ricezione di questo campionato, lo stesso non si può dire degli ospiti che hanno sofferto spesso la battuta gialloblu. E' ancora mancato l'apporto di Dzavoronok in attacco così come quello di Gardini per gli ospiti.
SESTETTI - Stoytchev schiera Spirito-Keita in diagonale palleggiatore-opposto, Dzavoronok-Mozic di banda, Cortesia-Grozdanov al centro e D'Amico libero. Cuttini scende in campo con Falasca-Garcia, Crosato-Plak i due centrali, Porro e Gardini in posto 4 e Zenger libero.
LA PARTITA - Primo set molto avvincente con continui capovolgimenti di fronta. Falasca chiama spesso in causa i suoi centrali anche se è Porro a dare maggior soddisfazioni ai patavini (6 su 6 in attacco), Spirito invece ha trovato in Keita (schierato sin dall'inizio) l'arma vincente per i veronesi. Un break di 4 punti della Rana Verona (dal 17-16 al 20-16) segnano il viatico verso la conclusione del set. Il finale è equamente diviso tra Keita (73% in attacco) e il capitano Mozic (50%).
Set molto simile al precedente, anche se sul 16-14 per gli scaligeri la frazione sembrava volgere verso una veloce conclusione e invece Porro, ancora lui, infila 3 punti consecutivi - tra cui due ace - e riapre il set, 19-19. Sempre Porro con muro su Keita mantiene accese le speranze, 24-23 vanificate poi da un errore al servizio di Gardini, 25-23.
Frizzante anche la terza frazione a cui si aggiunge anche qualche piccolo dissapore sottorete. La Pallavolo Padova ha tenuto testa ai padroni di casa sino a metà parziale, 14-13, dove Plak ferma il migliore in campo Keita, poi è stato un allungo gialloblu, sino al 19-14 e all'ace di Mozic, ace che fa scattare le proteste per un presunto out. Gli ospiti questa volta non riescono a rimontare e il set si spegno con un servizio finito out di Falasca, 25-20.
HANNO DETTO
Radostin Stoytchev, allenatore (Rana Verona): “Tre punti importanti, la squadra è entrata concentrata e abbiamo giocato bene, anche se possiamo fare ancora meglio. Dal punto di vista del gioco siamo riusciti a battere molto bene con tanti ace e abbiamo causato tante ricezioni negative da parte loro. Complimenti a tutti per l'organizzazione di gioco che abbiamo dimostrato di avere e per il risultato ottenuto. Contento del rientro di Keita: si sta allenando nel modo giusto e per il futuro sono molto fiducioso”.
Marco Falaschi (Pallavolo Padova): “Secondo me si è visto un buon spirito in campo. Siamo sempre stati lì. È chiaro che avevamo di fronte una squadra particolarmente in forma e che viene da sette vittorie su otto, con un roster di livello, che punta ai primi quattro posti in classifica. Nel corso della partita di questa sera in alcuni frangenti abbiamo avuto le nostre difficoltà, ma non abbiamo mai mollato”.
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