di Valeria Papa
L'attesa
Gotthold Ephraim Lessing, filosofo, scrittore e critico tedesco del XVIII secolo, sosteneva che «l’attesa del piacere è essa stessa il piacere», riducendo il tutto all'osso: è bello raggiungere qualcosa che ci rende felici, ma lo è altrettanto aspettare che questo momento arrivi. Tutto bello quindi, però io avrei una domanda: c'è scritto da qualche parte quanto dovrebbe perdurare questa sensazione di gioia mentre stiamo, per esempio, aspettando che venga definita la data di partenza per un viaggio?
Mi spiegherò meglio però prima di tutto è doveroso presentarmi quindi, piacere sono Valeria Papa, qualcuno di voi già mi conosce, altri invece staranno leggendo questo nome per la prima volta. Per quest'ultimi facciamo una rapidissima presentazione: giocatrice di pallavolo nata a Genova, trentaquattro anni, diversi campionati in serie A, esperienza in Brasile nel Flamengo e in Germania a Potsdam.
Come persona sono ovviamente molto di più di quello che potrete trovare cliccando su qualche pagina di internet, ma la pallavolo è il motivo per cui ci troviamo qui oggi, quindi focus su questo, almeno per ora.
Finiti i convenevoli torniamo al tema iniziale: l'attesa. Sono giorni che sto aspettando di partire per gli Stati Uniti per disputare il primo campionato professionistico della storia del paese.
Sarò infatti la prima giocatrice italiana a seguire il sogno pallavolistico americano, la prima a mettere piede su un parquet statunitense di lega, una genovese che ripercorre le orme di Cristoforo Colombo alla scoperta dell'America, "un piccolo passo per l'uomo un grande passo per l'umanità". Ok scusate, forse too much! Quando ho ricevuto un messaggio dalla mia prossima squadra, Mojo di San Diego, ho dovuto rileggerlo più di un paio di volte prima di realizzare cosa stava succedendo. È scattata la mia solita reazione immediata: mix, entusiasmo e panico, che, a essere onesta, un po' perdura. Ho istintivamente preso il telefono, cercato il numero del mio agente, Edoardo Vannucci, e ho pensato: "ma un'occasione così quando mi ricapita?".
Questo è successo a metà dicembre scorso, quando ancora ero sotto contratto con la Reale Mutua Fenera Chieri '76 ed è proprio a chi ho appena citato che devo dei sentiti ringraziamenti. Grazie al lavoro del mio procuratore e alla comprensione della società, che ha anteposto la mia volontà di partire a tutto il resto, è stato possibile rescindere il mio contratto e nonostante fossimo giunti a una separazione, ci siamo lasciati con profonda stima reciproca.
Sono giorni ormai che la notizia è ufficiale, è arrivato il momento dei saluti, condito da abbracci e da più di qualche lacrima, ovviamente da parte mia, dei comunicati sui social e poi?
E poi che fine ha fatto Valeria? Sarà partita? Chissà se le sta piacendo San Diego? Avrà giocato la sua prima partita? E via così.
Tutte domande che sono ancora in attesa di risposta. Valeria in realtà vi sta ancora scrivendo dal divano in Italia, si allena tutti giorni e come avrete ormai capito... è in attesa (qui i ringraziamenti vanno invece alla Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza, società nella quale lavora mio marito e a mio marito stesso che mi segue, mi supporta e sopporta nei miei allenamenti). Ma ora torniamo a noi mio caro Gotthold Ephraim Lessing: bello stare qui, con le valigie pronte da giorni ad aspettare eh?
I tempi burocratici ahimè si sono rivelati più lunghi del previsto. Finalmente dopo giorni frenetici tra telefonate e messaggi, recupero documenti e viaggi a Milano, sono prossima alla partenza. Se poi sarò davvero pronta per affrontare questa nuova sfida lo scoprirò solo strada facendo e voi, se vorrete, potrete farlo insieme a me seguendo su Volleyball.it le mie avventure.
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