di Filippo Vagli
PARIGI (Francia) - Con una prestazione magistrale l’Italia ha battuto per 3-1 la Polonia nell’ultima gara del girone; vittoria che la colloca al primo posto del proprio raggruppamento.
Azzurri che da dopo aver dominato in modo assoluto i primi due parziali, hanno subito il moto d’orgoglio dei Campioni d’Europa nel terzo set ma sono bravissimi a rimanere in partita, domando la furia polacca e portando a casa un match dai grandissimi valori tecnico – tattici. A livello di squadra numeri migliori per gli azzurri in ogni fondamentale: venti punti in più complessivamente (99 a 79), maggior positività in ricezione (48% a 41%), miglior efficacia ed efficienza in attacco (50% a 41%, 11 errori contro i 22 dei polacchi).
Italia meglio a muro (13 a 7 i block vincenti per Giannelli e compagni così come 59 a 49 i palloni toccati in favore degli azzurri), al servizio (6 ace e 18 errori contro i 5 ace e 22 errori degli avversari), ed infine dominanti anche in difesa (46 difese “eccellenti” contro 29 della Polonia così come 17 difese “abbordabili” fallite contro le 25 dei biancorossi. A livello individuale perfetta la diagonale palleggiatore opposto.
Capitan Giannelli ha diretto con maestria anche nei momenti in cui la ricezione soffriva un po', con un solo errore al palleggio in quattro set. Romanò ha giocato una partita di grande spessore fatta di continuità, forza, grinta e personalità. 56% di efficacia in attacco con un solo errore diretto, quattro ace a fronte di tre errori (il migliore dei nostri portacolori in questo fondamentale) e ben otto difese eccellenti (dato “elevatissimo” per un opposto).
Di grande sostanza la prova dei due schiacciatori – ricevitori: Alessandro Michieletto, migliore in campo insieme a Yuri Romanò, si è dimostrato essere una macchina in ricezione con il 65 % di positività e un solo ace subito, mettendo contestualmente a referto un lusinghiero 48% di efficacia in attacco ma soprattutto risultando glaciale nel mettere a segno i punti decisivi nei momenti clou dei vari set.
Se proprio si volesse trovare un piccolo neo alla sua gara, lo troveremmo nei tre errori al servizio senza peraltro mettere a segno nemmeno un ace. Buona la performance anche del suo compagno di reparto, Daniele Lavia: per lui 36 % in attacco, 39% in ricezione ma soprattutto una personalità da vendere nei punti dal 20 al 25, così come un quarto set di notevole lignaggio.
Monumentale Galassi a muro con 6 “block” vincenti e ben 16 palloni toccati in questo fondamentale. Leggermente meno performante a muro il suo opposto di ruolo, Roberto Russo, che chiude il match con un solo muro vincente ma comunque dieci palloni toccati sopra la rete. Valori che per i due si ribaltano in attacco con Russo che porta a casa un discreto 57% di efficacia mentre Galassi si ferma al 43%, indice di qualche difficoltà incontrata in questo fondamentale dal neo centrale di Piacenza, soprattutto nel terzo parziale.
Infine il libero, Balaso: qualche incertezza in ricezione, ampiamente giustificata dall’aver affrontato i “bombardieri” polacchi (6 su 17 di ricezione positiva con tre ace subiti) ma una grande partita in difesa: 13 difese “eccellenti” e solo cinque palloni che avrebbe potuto difendere con un miglior risultato. Menzione d’obbligo per il CT Ferdinando De Giorgi.
Partita preparata magistralmente, con un’evidente strategia di servizio volta a limitare gli attacchi del “bomber” Leon, così come lucido, assertivo e autorevole nel fornire le giuste motivazioni alla squadra nei rari momenti di difficoltà.
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