FIRENZE – Dopo il quinto trofeo consecutivo conquistato dalla Sir Susa Vim Perugia, il tecnico Angelo Lorenzetti ha analizzato la prestazione della squadra con realismo e pragmatismo, sottolineando l’importanza di affrontare ogni stagione come un nuovo capitolo, senza lasciarsi troppo influenzare dai successi passati.
"Per me è uno, non cinque – ha dichiarato Lorenzetti –. Non voglio togliere valore al lavoro fatto lo scorso anno, ma sappiamo che quello che abbiamo raggiunto è stato straordinario. Ripeterlo è sempre difficile".
Di fronte a un avversario come Trento, che l'anno scorso ha spesso guidato il campionato ma ha avuto sfortuna nel finale, Perugia si è concentrata sul proprio status di favorita. "Abbiamo lavorato molto su questo concetto di 'favoriti' – ha spiegato Lorenzetti –. Siamo consapevoli che Perugia è sempre sotto pressione, ma il favorito non vince sempre, si impegna a restare vicino alla vittoria. Volevamo arrivare al tie-break con loro, e quando ci siamo riusciti, lo abbiamo affrontato con tranquillità, proprio come avevamo pianificato".
Per Lorenzetti, questa vittoria rappresenta una continuazione del percorso tecnico intrapreso lo scorso anno, nonostante i cambiamenti nella squadra. "Trento ci ha messo di fronte il divario tecnico che ha mantenuto per gran parte della scorsa stagione – ha ammesso l'allenatore –. Se non miglioriamo, sarà dura contro di loro, perché sono una squadra bellissima, anche se so che questo può dare fastidio a qualcuno". Lorenzetti ha riconosciuto la qualità della prestazione avversaria, aggiungendo che per un certo periodo, Perugia non è riuscita a trovare soluzioni. "Per mezz'ora non abbiamo visto palla, e non è stato un caso", ha detto.
Durante la partita, Lorenzetti ha mantenuto la calma, anche quando Yuki Ishikawa sembrava in difficoltà. "Gli ho detto di stare tranquillo, che avrebbe trovato il suo colpo. E così è stato – ha commentato il tecnico –. La maglia di Perugia pesa, e bisogna essere abili a gestirla. Ishikawa ha giocato partite importanti, ma non tante finali".
Lorenzetti ha concluso lodando il percorso di crescita intrapreso da giocatori come Ishikawa, arrivato da Milano, e la capacità della squadra di mantenere alta la qualità del gioco anche sotto pressione.
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