ROMA - Durante la celebrazione dell'oro olimpico a Roma, Myriam Sylla ha condiviso le sue emozioni riguardo al trionfo e il significato di questo storico risultato per la pallavolo italiana.
"È la prima volta che vinco un’Olimpiade, e penso che non succederà più perché a Los Angeles, lo dico già, non ci sarò – dice Sylla –. Saranno le più giovani a scoprirlo, ma con questo gruppo credo che niente sia impossibile, perché siamo delle supereroine."
Nonostante un possibile futuro lontano dai campi, Sylla lascia aperta una porta. "Oggi ho 29 anni e penso che tra quattro anni non giocherò più, ma chissà, magari cambierò idea."
Quando le viene chiesto il ricordo più forte della giornata della finale, Sylla riflette sull'importanza dei legami familiari. "Il flash più vivo è l’emozione di mio padre – racconta il posto 4–. Ho realizzato quanto le persone accanto a noi soffrano mentre noi cerchiamo di raggiungere i nostri sogni. Non ci pensiamo mai, ma mio padre ha sofferto e gioito con me, realizzando il suo sogno attraverso il mio."
Sylla ha poi parlato con orgoglio dell’incremento di giovani tesserate per la pallavolo, un risultato che dimostra l’impatto del loro successo olimpico. "Vedere un aumento del 20% nelle tesserate è bellissimo, era uno degli obiettivi. Significa che non siamo state solo una partita, ma una storia, un racconto che ispira i giovani. Questo mi rende orgogliosa e felicissima."
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